Ricomincia la guerra alle affissioni selvagge. “E il Comune?”

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È ricominciata, indisturbata, la battaglia a colpi di manifesti abusivi tra alcuni istituti scolastici privati.
A farne le spese, come sempre, sono la legalità, il decoro cittadino e quanti, rispettando le regole, hanno pagato i diritti di affissione e vedono i propri manifesti coperti proprio da coloro che, proponendosi di svolgere un ruolo educativo, per primi dovrebbero attenersi al rispetto delle leggi e, ancor prima, alle norme di convivenza civile.
Di fronte a questo indecoroso spettacolo l’amministrazione e gli organi sanzionatori preposti sembrano assistere impotenti, visto che, prima che ci si accorga che la città e le sue frazioni sono invase da manifesti abusivi, passa qualche settimana, con conseguente danno alle casse comunali sia per il mancato introito derivante dalle previste multe sia perché scoraggia il ricorso all’ente pubblico per l’affissione dei manifesti in quanto non garante della richiesta visibilità e del rispetto delle norme.
A nostro parere una scarsa considerazione di questo indecente fenomeno è indice di un calo di tensione morale nell’attività amministrativa. Recentemente una decisa azione repressiva aveva circoscritto l’affissione selvaggia e diversi autori di questo abuso avevano cominciato ad affiggere in maniera regolare, pagando i dovuti tributi comunali.
Rapida copertura delle affissioni abusive, elevazione della multa e conseguente accertamento del pagamento sono, di sicuro, validi deterrenti per scoraggiare quanti volessero mettere in atto questa illegale e prepotente pratica.
Invitiamo, pertanto, l’amministrazione a voler recuperare, tramite i responsabili di settore, un efficace livello di attenzione e di controllo facendo seguire tempestivamente l’intervento repressivo e sanzionatorio ogni qualvolta si registrano abusi.

Nino Cerruto

Una Nuova Prospettiva