Corfilac in sciopero, se ne parla in Prefettura

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I lavoratori del Corfilac di Ragusa già da un mese in stato di agitazione perché da cinque mesi non percepiscono lo stipendio, da oggi sono in sciopero generale. A deciderlo Cgil, Cisl e Uil in  vista del vertice di Palermo in programma martedì all’assessorato regionale. Il vertice è stato programmato grazie alla mediazione del Prefetto Annunziato Vardè che ieri ha ricevuto una delegazione di rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di dipendenti del Corfilac. Al prefetto è stato spiegato il grave stato di disagio in cui versano i lavoratori impiegati nel settore della ricerca lattiero-casearia e le preoccupazioni per la sopravvivenza dello stesso Consorzio, a causa del ritardo nell’erogazione del saldo dell’importo annuale per l’esercizio finanziario corrente da parte della Regione siciliana. Il Prefetto ha assicurato il proprio impegno a farsi portavoce delle aspettative della delegazione presso la Regione. Intanto la struttura lunedì ha comunicato la sospensione dei 42 lavoratori a tempo indeterminato e dei consulenti esterni per mancanza di copertura finanziaria. La vertenza adesso si sposta a Palermo e martedì è in programma una nuova riunione del comitato dei consorziati, nel frattempo da oggi e fino a martedì c’è sciopero generale.
E ieri pomeriggio in Prefettura sono stati ricevuti anche i produttori agricoli  protagonisti della protesta svoltasi nei giorni scorsi davanti al cancello di ingresso del mercato Fanello a Vittoria. A guidarli Francesco Aiello coordinatore del Comitato spontaneo “Uniti per Vittoria, produttori in protesta”. Al rappresentante di Governo il comitato ha illustrato le questioni poste alla base della protesta, tra queste il regolare funzionamento del mercato e la necessità di controlli sulle truffe commerciali e sul tarocca mento delle merci. Si è parlato anche della mancata liquidazione degli indennizzi alle aziende danneggiate dalle calamità naturali, del credito agricolo, del credito di esercizio ormai estinto. E ieri Aiello aveva anche rivolto un appello al presidente della Regione Crocetta per chiedere una convocazione.