Rissa in un bar di via Di Vittorio a Ragusa, arrestati cinque albanesi

13

Rissa aggravata dall’uso di coltelli, bastoni ed anche bottiglie in vetro. E’ l’accusa di cui dovranno rispondere cinque albanesi pluripregiudicati, protagonisti di una violenta rissa, la notte scorsa, dinnanzi un bar in via Di Vittorio a Ragusa. E’ stata una segnalazione al 113 a far convergere sul posto gli agenti della sezione volante, ed anche i carabinieri. Al loro arrivo, però, nessuna traccia dei malviventi, ed il bar era chiuso. Dunque raccolte alcune testimonianze, gli investigatori hanno messo in moto l’attività investigativa, conclusasi, nel volgere di poche ore, nell’identificazione e arresto dei cinque, due fratelli albanesi appartenenti ad una famiglia, e altri tre fratelli appartenenti ad un’altra famiglia. Sul posto della lite, cocci di vetro ed evidenti tracce ematiche. Dunque gli agenti, come prima mossa, si sono recati in ospedale per verificare se qualcuno avesse avuto bisogno delle cure sanitarie, perché ferito. Nel frattempo, in questura si è presentato un albanese, ferito e con gli abiti sporchi di sangue, per denunciare di essere stato vittima di una rapina. Le tante informazioni raccolte da più parti, grazie anche alle conoscenze degli investigatori, hanno consentito di individuare chi potevano essere i corrissanti, tra cui, appunto, due fratelli pluripregiudicati albanesi. Gli agenti si sono recati a casa di questi che, nel frattempo, si erano nascosti sul tetto per evitare di essere scoperti. Tentativo andato a vuoto. Nel volgere di poche ore il quadro era chiaro, e tutti e cinque sono stati individuati, compresi quello che aveva fatto denuncia in questura millantando di esser stato vittima di una rapina, e gli altri che si sono recati in ospedale per essere medicati per evidenti ferite da taglio al cuoio cappelluto.
Al termine delle indagini, si è capito da dove era scaturita la rissa. Poco prima, i due fratelli Zhuka erano andati sul posto di lavoro di uno dei tre fratelli Kodra per un vecchio debito insoluto e lo avevano picchiato brutalmente utilizzando un bastone in ferro. La vittima dell’aggressione anziché chiedere aiuto alla Polizia, aveva contattato i due fratelli maggiori per “regolare il conto” ed armati di bastoni e coltelli hanno fatto il loro ingresso al bar, dove vi erano gli avversari. Scesi dall’auto, è scattata una furibonda rissa tra le due famiglie contrapposte ricorrendo a bottiglie in vetro, coltelli di grosse dimensioni e bastoni in legno. Durante la rissa uno dei cinque ha perso la borsa, tanto da simulare di aver subito una rapina incolpando gli avversari, tentativo andato a vuoto poiché testimoni ed altre risultanze investigative lo hanno smentito, motivo per cui è stato denunciato anche per calunnia. Diversamente, il corrissante che si era impadronito del borsello caduto a terra durante la rissa e successivamente dello scooter, dovrà rispondere anche di furto. Tutti e cinque sono stati associati al carcere di Ragusa  in attesa del giudizio con rito direttissimo.