Al via il Corso di Sala, Bar e Sommelier alla Scuola Nosco

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A tre mesi di distanza dall’avvio del primo corso di Cucina Mediterranea, hanno preso il via oggi all’Antico Convento dei Cappuccini a Ragusa Ibla le lezioni del primo corso di Sala, Bar e Sommelier, secondo strategico pilastro della formazione della Scuola Mediterranea di Enogastronomia Nosco.

Il direttore della scuola Nosco, lo chef Peppe Barone, ha fatto gli onori di casa dando il benvenuto agli allievi e spiegando loro di quale avventura saranno protagonisti: “La professione di chi sta in sala è oggi erroneamente sottovalutata rispetto a quella dello chef, quando è in realtà perfettamente complementare e assolutamente importante nella costruzione dell’offerta ristorativa nel suo complesso. Noi a questo crediamo fermamente e vogliamo investire in questa professione, dandole un taglio completamente diverso e rimettendola al centro dell’attenzione nel mondo della formazione enogastronomica”.

Un’intenzione confermata e valorizzata dal testimonial d’eccezione che la Scuola Nosco ha scelto per questo primo giorno di scuola, ovvero Carlo Hassan, lo storico maître del Charleston di Palermo, vera e propria “autorità” per questo mestiere: “Io lo faccio da sessant’anni – ha raccontato– e ne sono ancora innamorato. Chi lavora in questo mondo sa bene che il patrimonio dell’azienda è il cliente e che, se lo si tratta male, poco importa che la cucina sappia fare miracoli: quel cliente non tornerà più. Ogni ristorante è come un carro, le cui staffe sono trainate rispettivamente dallo chef e dal maître, con pari dignità. Io ho cominciato dal primo gradino del mestiere, quello di chi apriva la porta, e li ho saliti tutti con grande umiltà: oggi credo di essere stato a contatto con il mondo intero e di aver avuto l’occasione di servire anche le persone più importanti, orgoglioso della mia personalità e professionalità”.  

Il Presidente della Fondazione San Giovanni Battista Tonino Solarino ha voluto portare il proprio saluto e dare il proprio incoraggiamento ai ragazzi, anche a nome del Vescovo Mons. Paolo Urso. “L’avvio di questo corso, con questa impostazione – ha detto Solarino – dimostra la nostra volontà di pensare sempre in termini di qualità totale: questo è sempre più importante nel mondo attuale, ma lo è tanto più in un ambiente come quello ristorativo, in cui conta non solo che il cibo sia buono e sia presentato in un certo modo, ma anche che sia ‘ben condito’ dal punto di vista relazionale da chi sta in sala. Quello che vogliamo, dunque, è che usciate da questo percorso di formazione non solo più preparati dal punto di vista della professionalità e della competenza tecnica, ma anche a manifestare livelli di relazione più ricchi”.

E’ stato ricordato che, in base all’accordo sottoscritto la scorsa settimana tra la Fondazione San Giovanni Battista e l’Università Telematica San Raffaele, gli allievi del Corso di Perfezionamento in Sala, Bar e Sommelier, così come quelli del corso di Alta Cucina, avranno la possibilità di proseguire la loro formazione universitaria e otterranno il riconoscimento di 60 CFU per il Corso di Laurea in Scienze dell’Alimentazione e Gastronomia.