Ricercata a Torino, arrestata a Ragusa

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I militari della stazione carabinieri di Ragusa Principale hanno rintracciato e arrestato una pregiudicata piemontese ricercata per furto aggravato.
Ieri mattina il Pubblico Ministero di Torino, dott. Sandro Ausiello, ha emesso un ordine di carcerazione a carico di Manuela Tomaselli, una 35enne originaria di Moncalieri (To), con un discreto curriculum nel settore dei furti aggravati.
La donna doveva scontare la pena di cinque mesi e sette giorni di reclusione e pagare la multa di euro centottanta poiché nell’agosto del 2012, a Torino, l’avevano pizzicata a rubare in un negozio d’abbigliamento. Avendo spezzata le placche antitaccheggio dei vestiti occultati nella borsa al fine di non far suonare l’allarme all’uscita, gli agenti intervenuti l’avevano arrestata in flagranza per il reato di furto aggravato dalla violenza sulle cose. Non paga, accompagnata negli uffici della Questura torinese, rubava del danaro dalla borsetta di una poliziotta venendo però subito scoperta e denunciata all’autorità giudiziaria anche per tale furto. In qualche decina di minuti, insomma, riusciva a commettere due reati analoghi venendo però scoperta e denunciata in ambedue le occasioni.
Andata a condanna e divenuta questa irrevocabile è stato emesso l’ordine di carcerazione. Nel frattempo la torinese era emigrata proprio a Ragusa dove però, se avesse voluto passare inosservata ha fatto un grossolano errore, è andata dai carabinieri a denunciare lo smarrimento della carta d’identità, cosicché tale documento era finito nelle banche dati delle forze di polizia. Ed è proprio tale dettaglio che ha subito indotto i carabinieri del Nucleo Investigativo provinciale di Torino a chiamare i colleghi iblei. Quest’ultimi in pochi minuti, recuperata copia della denuncia di smarrimento, sono risaliti all’indirizzo della donna in Ragusa e la sono andata a cerare, trovandola subito.
Dichiarata in stato d’arresto, Manuela Tomaselli è stata sottoposta a rilievi foto-dattiloscopici e accompagnata alla sezione femminile del carcere etneo di piazza Lanza ove permarrà per i prossimi mesi.