Aumenta l’Imu per le seconde case

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Approvato l’aumento dell’aliquota base Imu dal 7,60 al 0,90 per mille, così come proposto dalla Giunta nella delibera n. 435 del 25.10.2013. Una seduta fiume, come è ormai consuetudine a Palazzo dell’Aquila, iniziata alle 10 di mattina e terminata solamente intorno alle 19, che ha registrato un voto tutt’altro che trasversale, a causa del netto “no” espresso dall’opposizione (ad eccezione dell’astenuto Mario Chiavola di Megafono) ed a seguito delle significative astensioni di Carmelo Ialacqua di Movimento città e del presidente Giovanni Iacono.
“Quello che discutiamo oggi – ha spiegato l’assessore al Bilancio Stefano Martorana – è un provvedimento di responsabilità nei confronti di una città che ha subito passivamente gli effetti di una gestione della cosa pubblica dissennata, priva di qualsiasi prospettiva programmatica, incapace di assicurare efficienza a questo ente. Un atto che come Giunta abbiamo deciso di compiere senza indugi”. L’assessore denuncia una crisi di liquidità, già evidenziata dal Commissario straordinario ad inizio 2013, a seguito della quale l’Ente fatica anche a pagare le bollette dell’energia elettrica il cui importo si aggira sulle 700mila euro al mese.. “Soltanto tra il 2012 ed il 2013 il Comune di Ragusa ha subito un taglio dei trasferimenti da parte dello Stato di 13 milioni e 93mila euro, dalla Regione di 600mila euro. A questo si aggiungono le sofferenze causate da interventi sottodimensionati ed inefficienti a coprire i costi dei servizi”.
“Una scelta che vi chiediamo di sostenere – conclude Martorana – spinti dal senso di responsabilità nei confronti delle aziende di questo territorio, che attendono da mesi di essere pagate, nei confronti delle famiglie ragusane, che devono poter usufruire dei servizi essenziali, nei confronti delle generazioni future, che non possono ritrovarsi un Comune pieno di debiti ed inadempiente, dal momento che questo mortificherebbe ancora di più qualunque possibilità di crescita e sviluppo economico”. Contrari a qualsiasi aumento delle tasse, questa la sintesi degli interventi da parte dell’opposizione. Se di atto scellerato (sul quale inoltre non è stato dato nessun elemento esplicativo da parte della Giunta) parla Maurizio Tumino del PdL, di forzatura ai danni dei cittadini già in forte difficoltà parla Giorgio Mirabella di Idee per Ragusa. “Un provvedimento pesante sebbene non sia motivato dal pericolo di sforamento del patto di stabilità per il 2013”, spiega invece Mario Chiavola. “E’ facile aumentare le imposte – sostiene Angelo La Porta di Territorio – quando occorrerebbe intervenire sugli insoluti che porterebbero nelle casse comunali tanti milioni di euro”. Il Partito democratico sottolinea come il senso di responsabilità possa esprimersi in modi diversi. Più adeguato, secondo i consiglieri Massari e D’Asta, sarebbe stato agire sulla lotta all’evasione e sugli sprechi per reperire i fondi necessari a ristrutturare la drammatica situazione attraversata dall’ente comunale. Articolato l’intervento di Ialacqua: “Non ci scandalizza la necessità di ricorrere ad una tassazione straordinaria, né temiamo l’impopolarità di azioni che si dichiarano volte alla difesa dei servizi e delle necessità di fasce non agiate della popolazione. Tuttavia – precisa – lamentiamo con forza il mancato coinvolgimento di Movimento città nella elaborazione di strategie globali di bilancio. Dal momento quindi che non si dispone di dati certi, né si è potuto contare sulla condivisione politica preventiva dell’importante atto amministrativo oggi portato in Consiglio, mi asterrò al momento della votazione”.
Entrando nello specifico dell’atto votato, resta confermata allo 0,76 per mille l’aliquota Imu per gli immobili classificati nel gruppo catastale “D” (categorie produttive), grazie ad un emendamento presentato dai Cinque stelle e votato dalla maggioranza dei consiglieri (unici astenuti La Porta e Mirabella). Esclusi dalla categoria beneficiaria, a seguito di due emendamenti presentati dall’opposizione ed approvati all’unanimità, gli istituti di credito e gli ospedali o case di cura di natura privatistica, seppure convenzionate con il servizio sanitario. “Un segnale alla collettività – spiega Giuseppe Lo Destro di Ragusa domani – crediamo infatti che queste siano alcune categorie produttive in grado di contribuire maggiormente rispetto ad altre”. Non beneficeranno dello stesso trattamento invece gli immobili appartenenti alla categoria “C” legati alle attività commerciali. Non passa in questo caso l’emendamento della minoranza. A concludere i lavori un ordine del giorno, presentato dal presidente del consiglio Giovanni Iacono. Un documento politicamente sostanziale che, pur ammettendo valida l’analisi illustrata dall’assessore Martonara, impegna l’amministrazione a condurre una seria azione di lotta all’evasione, di recupero dei crediti dei residui attivi, di spending review sulle spese non essenziali e a ridurre, garantendo la salvaguardia degli equilibri di bilancio, già dal 2014 le aliquote di fiscalità locale in misura uguale alla somma oggi aumentata. Quest’ultima una azione possibile perché, sottolinea Giovanni Iacono di dovrà tenere conto delle decine di milioni di residui attivi. “Solo per il mancato pagamento delle bollette idriche – si legge nel documento, approvato all’unanimità – il Comune vanta un credito di oltre 13 milioni di euro ed il possibile recupero delle mancate entrate Imu ammonta a circa il 16-17% del gettito previsto”. Iacono inoltre fa affidamento al raddoppiamento delle royalty derivanti dall’estrazione di idrocarburi nel nostro territorio, presupposto che dovrebbe fare entrare nelle casse comunali circa 2 milioni di euro in più. “Lei è riuscito a riassumere brillantemente il senso della discussione avvenuta oggi in quest’aula – ha concluso Maurizio Tumino – se l’amministrazione avesse portato un simile documento avremmo potuto insieme individuare quelle modalità per evitare l’innalzamento delle tasse. Sottoscriviamo l’ordine del giorno perché su queste azioni ci troverete sempre pronti a collaborare”.