Perquisizioni a tappeto dei Carabinieri, fermata una banda di albanesi

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I carabinieri della Compagnia di Ragusa e delle stazioni dipendenti la notte scorsa hanno condotto una vasta operazione di contrasto al crimine nella fascia di territorio che va dal centro abitato di Santa Croce Camerina alle contrade di Castellana, Eredità e Pozzillo, verso l’alveo del fiume Irminio, nel comune di Ragusa a confine con quello di Scicli.
I carabinieri delle stazioni di Marina di Ragusa e Santa Croce Camerina, sinergicamente e con il supporto del nucleo operativo e radiomobile di Ragusa e del Nucleo Cinofili di Nicolosi-Catania, hanno svolto posti di controllo e posti di blocco sulle arterie più frequentate e hanno battuto le campagne sulle strade più periferiche che portano alle aziende agricole, insediamenti produttivi che – già particolarmente sofferenti la crisi economica – stanno subendo diversi furti di materie prime, concimi e attrezzature da lavoro. Sono state altresì perquisite, anche con l’aiuto del cane-carabiniere, diverse abitazioni di personaggi sospetti.
In serata nelle campagne limitrofe al fiume Irminio è stata fermata un’autovetture di marca italiana che alla vista dei militari tentava di allontanarsi alla chetichella. A bordo sei persone, tutti giovani albanesi, ufficialmente braccianti agricoli e domiciliati a Santa Croce Camerina. Il conducente, confuso, prima afferma che stavano andando a Scicli a cena da un amico, poi si contraddice e non sa che pesci prendere. Viene invitato a sottoporsi all’etilometro ma si rifiuta. Auto sequestrata e denuncia penale per lui, nonché un paio di contestazioni da codice della strada per aver portato cinque passeggeri e per aver condotto l’auto con la patente sospesa dal Prefetto di Ragusa. Gli albanesi vengono fatti scendere, sono tutti sedicenti e senza documenti d’identità. Vengono perquisiti e viene perquisita la vettura. Da sotto i sedili e dai porta oggetti esce di tutto: una grossa cesoia per tagliare il ferro, due piedi di porco, un coltello serramanico, una torcia led, sei paia di guanti, tre passamontagna e tre cappellini da baseball. I sei sicuramente non andavano né a funghi né per asparagi… Vengono portati in caserma, fotografati e identificati. Sono infine stati tutti denunciati per porto di oggetti atti ad offendere e per la violazione delle norme sul soggiorno degli stranieri, che hanno sempre l’obbligo di portare con sé il permesso di soggiorno e un documento d’identità. Saranno altresì tutti proposti per il foglio di via con divieto di ritorno dalle zone di Marina di Ragusa e da Scicli, dove i sei stavano andando sicuramente a commettere crimini.
Nel frattempo nel centro di Santa Croce, altre squadre di militari procedevano a perquisire diverse abitazioni del centro, abitate da italiani e stranieri sospettati di traffici illeciti. Le perquisizioni hanno dato esito positivo e sono stati rinvenuti e sequestrati complessivamente cinque grammi di marijuana, undici grammi di hashish e due grammi di anfetamina, il tutto ovviamente sottoposto a sequestro. Sei persone sono state segnalate al Prefetto di Ragusa per possesso di sostanze stupefacenti.
L’attività, seppure priva di arresti in flagranza di reato, ha fornito sicuramente positivi riscontri info-investigativi e, ovviamente, verrà ripetuta le prossime notti proprio al fine di combattere l’illegalità che nottetempo gira nelle strade e nelle contrade ragusane, al fine di permettere alle persone oneste di dormire sonni tranquilli.