“Pozzallo non è razzista”, se ne parla anche in Consiglio comunale

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Immigrati e cittadini pozzallesi insieme al Consiglio comunale aperto che si è tenuto mercoledì pomeriggio nell’aula consiliare di Palazzo La Pira sul tema dell’immigrazione. 
Molti cittadini sono intervenuti, richiedendo che lo Stato aiuti il Comune di Pozzallo nel rispetto delle regole e della tranquillità che deve essere garantita a tutti i cittadini. Molti, infatti, hanno sottolineato che l’assenza delle forze dell’ordine quando a Pozzallo erano presenti circa 700 migranti ha destato preoccupazione  e costretto molte persone a modificare il proprio stile di vita. Tra gli interventi più interessanti se ne é registrato uno ad opera di un cittadino extra comunitario presente al CPSA di Pozzallo. Molto commosso, il giovane ha ringraziato gli italiani ed in particolare i pozzallesi per avergli salvato la vita, spiegando che gli immigrati non sono venuti a Pozzallo per andare in giro a cercare sigarette o denaro per strada. Gli immigrati desiderano avere dallo Stato Italiano i documenti, grazie ai quali essere messi nelle condizioni di lavorare e contribuire alla crescita dello Stato attraverso il pagamento delle tasse.
Altro intervento interessante é stato quello del direttore del centro di prima Accoglienza e soccorso di Pozzallo, ing. Giovanni Gambuzza, il quale ha spiegato che in giro sono state diffuse notizie piene di inesattezze che hanno creato confusione tra la popolazione. Gambuzza ha ricordato come il Prefetto Cannizzo, allora in servizio a Ragusa, pensó di modificare in lavoro quella che per moltissimi anni era una azione di volontariato. La situazione, negli ultimi anni, per quanto riguarda l’immigrazione, ha subito notevoli cambiamenti con flussi sempre più ingenti che non potevano essere più gestiti attraverso volontari che sarebbero stati costretti a rimanere in servizio per giorni interi senza alcuna remunerazione. Gambuzza ha spiegato che, quanti lo desidereranno, potranno recarsi al a centro di prima accoglienza dove sarà lieto di chiarire tutte le notizie in merito alle entrate ed uscite in riferimento alle spese che vengono effettuate al centro, in accordo con la Prefettura, l’Asp e tutte le istituzioni che hanno siglato la convenzione per il funzionamento della struttura. Gambuzza inoltre ha spiegato che le notizie secondo le quali il centro si sarebbe trasformato in lager sarebbero assolutamente false in quanto, da sempre, vi é la presenza di esponenti di Medici Senza Frontiere, di diverse associazioni umanitarie che difendono i diritti degli immigrati, di medici e infermieri dell’Asp di Ragusa e di tutti gli operatori presenti al centro. Il problema del centro, ha infine spiegato Gambuzza, é venuto fuori nel momento in cui le persone hanno iniziato ad essere remunerate mentre, fin a quando tutto veniva effettuato col volontariato, nessuno si era interessato della vicenda.
Interventi poi, anche da parte di qualche consigliere comunale presente, tra cui Francesco Ammatuna del Pd, Salvatore Toscano (Mpa), Giorgio Giardina (Pozzallo Giovane), Antonio Zocco (Città Comune).
Prima di concludere i lavori il presidente del consiglio comunale, Gianluca Floridia, ha voluto chiarire che l’assise é stata convocata in questa data perché, quando un paio di mesi fa circolò in città una lettera da parte di alcuni notabili che richiedevano la convocazione della assise in seduta aperta, nessuna richiesta venne protocollata al Comune.
Il Sindaco Luigi Ammatuna, al termine del lavori, ha apprezzato il tenore della discussione, affrontata con maturità dai presenti. Ammatuna ha fatto un excursus di quanto accaduto in questi mesi a Pozzallo ed infine ha spiegato che la città non ha bisogno di un comitato anti razzista, perché da sempre si é dimostrata accogliente verso i fratelli migranti e continuerà ad esserlo perché questa caratteristica é insita nel DNA dei pozzallesi. Pozzallo non conosce il fenomeno del razzismo.