Prelati e il Vittoria Calcio: nessun sì dagli imprenditori

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Riferendosi all’attuale crisi gestionale del massimo sodalizio calcistico vittoriese, l’esperto del sindaco per le tematiche sportive, Fabio Prelati, ha reso noto che, “nei giorni scorsi, anche su input del sindaco, che aveva lanciato un appello alla città, ho personalmente invitato alcuni imprenditori locali a sostenere il Vittoria Calcio”.

“Purtroppo – ha continuato Prelati – le risposte sono state negativamente univoche: nessuna, fra le persone contattate, si è dichiarata disponibile ad intervenire economicamente. Comprendo le ragioni di tale scelta, visto il periodo di difficoltà che vivono parecchie aziende del territorio; difficoltà che impediscono loro di intervenire a sostegno di una bella pratica sportiva qual è il calcio, ma che rimane, tuttavia, sempre e solo un gioco. L’Amministrazione comunale ha fatto, finora, la sua parte, elargendo, solo poche settimane fa, un contributo di ventimila euro che, secondo quanto dichiarato dagli attuali dirigenti, avrebbe consentito loro di continuare agevolmente il campionato. Evidentemente le cose non sono andate nel verso auspicato. L’augurio è che nei prossimi giorni qualcosa di positivo possa accadere e, soprattutto, che si saldi quanto dovuto alla Lega calcio per completare l’iscrizione al torneo d’Eccellenza. Sarebbe incomprensibile che, a fronte dell’impegno del Comune, non si faccia fronte ad una spesa prevista ed inevitabile e fare, di fatto, scomparire il Vittoria dal panorama calcistico siciliano. Spiace, pertanto, leggere dei resoconti stampa che lanciano ingiustificate accuse ad un sindaco che è riuscito a salvare il titolo di B2 della Kamarina sostituendosi, di fatto, a quei dirigenti che avevano sottoscritto i contratti con le atlete; quello stesso sindaco, che, dopo avere, ripeto, elargito da poco ventimila euro alla società, lancia adesso un appello alla città, per invitare gli imprenditori locali ad intervenire. D’accordo, invece, sul fatto che nessuno debba prendere in giro nessun altro. Ma questo vale anche nei confronti dei lettori”.