Coni, si dimettono il Presidente e la Giunta regionale

0

In relazione alle vicende che negli ultimi mesi hanno agitato il mondo dello sport, con particolare riferimento alla nota sottoscritta da alcuni Presidenti di Federazioni Sportive Siciliane con la quale è stata posta la questione di fiducia in capo al Presidente Caramazza, che sebbene priva di valore regolamentare e quindi non eseguibile perché non rispetta in alcun modo il Regolamento delle Strutture Territoriali del CONI vigente, denota tuttavia una fibrillazione di cui tener conto. Tuttavia non si può non sottolineare il venir meno delle condizioni che a Gennaio 2013 avevano determinato la condivisione di un progetto unitario che, coinvolgendo le Federazioni, gli Enti di Promozione Sportiva, le Discipline Associate, le Associazioni Benemerite, gli Atleti e i Tecnici si prefiggeva, sotto la guida del presidente del Coni Sicilia, Giovanni Caramazza, di affrontare e risolvere i grandi problemi che rendevano e rendono particolarmente difficile l’esercizio della pratica sportiva. La crisi dell’organizzazione regionale del C.O.N.I. va, pertanto, inquadrata nell’ambito delle difficoltà che il mondo dello sport si trova ad affrontare per effetto di una congiuntura economica molto afflittiva che sta travolgendo le aree deboli del paese ed in particolar modo la Sicilia. Ciò in un contesto nel quale la Presidenza e la Giunta del C.O.N.I. Sicilia non hanno mancato di intrattenere un costante dialogo con tutti gli Organi della Regione Siciliana (Presidente, Giunta, Assemblea) volto all’esame ed alla risoluzione delle difficili problematiche del mondo sportivo isolano. I risultati raggiunti che ad alcuni sembrerebbero in linea con gli interventi effettuati dalla Regione negli ultimi anni e, quindi, accolti con moderata soddisfazione da altri, invece, vengono percepiti come segni di grande disattenzione e mancanza di impegno, determinando l’attivazione di una linea assolutamente conflittuale. Le dinamiche sopra esposte stanno determinando dolorose lacerazioni all’interno dell’Organizzazione Sportiva, da cui consegue in atto l’attribuzione, da parte di taluni, di responsabilità individuate in capo a chi ha l’onere della gestione. La sedimentazione dell’elemento temporale consentirà di analizzare la questione dando a ciascuno la possibilità di riflettere sul ruolo esercitato sia in termini positivi che negativi in questa triste vicenda. Si dovrà comprendere che il momento della scomposizione non risolve i problemi, pertanto bisogna avere anche la capacità di ricomporre intorno ad un nuovo disegno dove progetti, regole e comportamenti costituiscano la “Stella Polare” di coloro che, “deposte le armi” vorranno impegnarsi per costruire insieme un nuovo futuro. Per affrontare la sfide del domani, dunque, è necessario accantonare i dissapori e ricostruire quella unità andata perduta. Giovanni Caramazza, Sandro Morgana, Carlo Beninati, Gabriele Palpacelli, Antonino Rescifina e Salvatore Russo, preso atto dell’attuale, ineludibile stato di crisi e della impossibilità, nonostante i ripetuti tentativi di molti uomini di buona volontà, di una immediata ricomposizione, ritengono improcrastinabile l’interruzione dell’attuale esperienza e presentano le proprie dimissioni da Presidente e Componenti della Giunta Regionale del C.O.N.I.