Rete civica “bocciata”: zero trasparenza

1

Zero parametri rispettati su 67. È questo il “record” della Rete civica del Comune di Modica, quel sito istituzionale che nel 2011 si era addirittura meritato il Premio Trasparenza PA del Ministero ma che poi non è più riuscito a stare al passo con gli indicatori previsti dal nuovo decreto legislativo n. 33/2013. Nella Regione più “fuorilegge” d’Italia, dove due enti su tre non rispettano i requisiti richiesti dalla legge, il Comune di Modica precipita agli ultimi posti della classifica.

Il decreto, risalente al mese di aprile dell’anno scorso, ha interamente riordinato la disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. Contestualmente è stata aperta ai cittadini la possibilità di controllare direttamente se gli enti a cui si rivolgono per ricevere informazioni e servizi si sono allineati a queste nuove norme: la Presidenza del Consiglio ha infatti creato il portale “La Bussola della Trasparenza” (www.magellanopa.it/bussola) dove basta inserire l’indirizzo web del sito da verificare e scoprire se si è adeguato o meno ai nuovi adempimenti.
Si scopre così, verificando la Rete civica del Comune di Modica (www.comune.modica.gov.it ), che nessuno dei 67 indicatori della Trasparenza valutati risulta rispettato. A parziale consolazione del risultato, risultano rispettati 2 dei 5 indicatori secondari: la presenza del link dell’Urp e la presenza della Pubblicità legale. Dato che l’ultimo monitoraggio risulta effettuato il 18 gennaio scorso, restano pochi dubbi sull’attendibilità di questo test.

In realtà, consultando attentamente il portale della Rete civica, ci si accorge che alcune delle sezioni previste dalla normativa sarebbero in realtà presenti: è il caso ad esempio delle informazioni sugli atti (albo pretorio, regolamenti, moduli), sull’organizzazione, sui consulenti e i collaboratori. In tutti questi casi, tuttavia, è se non altro necessario un adeguamento in termini di accessibilità, stando ai “pretenziosi” indirizzi del Governo.

Altre sezioni all’interno del sito, invece, sono state aperte, ma lasciate vuote: una per tutte, quella che dovrebbe contenere i documenti dei Bilanci preventivo e consuntivo, che non sono mai stati messi a disposizione. Lo stesso vale per le opere pubbliche, la pianificazione e il governo del territorio, l’ambiente. Capitolo a parte è quello che riguarda il personale: sono prive di contenuto tutte le sezioni che riguardano la dotazione organica, la contrattazione collettiva, i tassi di assenza e tutto ciò che riguarda le performance. Manca del tutto la possibilità di effettuare pagamenti informatici, così come manca una Carta dei servizi e degli standard di qualità. E mancano le informazioni sulle società partecipate.

Qualche difficoltà la incontrerà anche chi vorrà comunicare con i consiglieri comunali: non sono indicati, infatti, gli indirizzi e-mail dei trenta eletti.

È interessante, infine, notare come siano “sparite” le informazioni relative alle retribuzioni delle posizioni organizzative e alle indennità della Giunta, informazioni che già da sole basterebbero a qualificare la “trasparenza” della Rete civica, anche al di là delle verifiche ufficiali.

 

Se sul fronte della Rete civica è stato fatto un passo indietro, su quello della Posta elettronica certificata ne è stato fatto uno avanti: dopo anni di segnalazioni e solleciti agli uffici comunali, finalmente è stato risolto il problema dell’accreditamento al cosiddetto “Indice delle Pubbliche Amministrazioni”. Fino allo scorso dicembre, dal sito www.postacertificata.gov.it, che consente ai cittadini di dialogare con le pubbliche amministrazioni, non era possibile inviare mail agli indirizzi di posta certificata del Comune di Modica in quanto risultavano “non ammessi”. Ora l’anagrafica dell’ente è stata aggiornata anche su www.indicepa.gov.

 

[Fonte: La Sicilia]