Scoperta un’altra casa a “luci rosse” in corso Italia

9

Secondo blitz antiprostituzione ieri sera da parte della squadra mobile e della sezione volanti in pieno centro storico a Ragusa, strettamente collegato con il primo messo a segno lo scorso venerdi notte.
Dall’attività di Polizia Giudiziaria compiuta nei giorni scorsi nel primo immobile in cui erano stati trovati donne e transessuali che si prostituivano, è stato possibile appurare l’identità di tre insospettabili, che oltre quell’abitazione, avrebbero gestito un altro palazzo, sempre dello stesso proprietario, in cui ieri sera è scattato il blitz.
Due coniugi brasiliani commercianti di 37 e 35 anni ed un corriere  ragusano di 33 anni avrebbero avviato una vera e propria gestione di case a luci rosse.
Gli stessi, secondo quanto accertato dagli investigatori,  contattavano il proprietario dell’immobile ed affittavano tutto il palazzo con i 5 miniappartamenti, poi telefonavano alle prostitute di altre città reperibili su siti internet specializzati ed offrivano loro le alcove con affitti settimanali molto onerosi, pari a 300 euro per una stanza ed un bagno, con un giro d’affari facilmente immaginabile.  I due coniugi fornivano assistenza anche di tipo linguistico considerate le loro origini, quindi chi voleva “lavorare” a Ragusa aveva un punto di riferimento nei connazionali, loro avevano le chiavi di tutti gli appartamenti ed andavano a riscuotere settimanalmente con pagamento anticipato; il tutto veniva annotato su un taccuino sequestrato dalla Polizia. Il corriere ragusano si occupava di procurare gli immobili e contattare attraverso i siti internet specializzati le donne per farle prostituire offrendo loro un “servizio” di assistenza su Ragusa, diventando un vero e proprio punto di riferimento così come appurato dalle indagini.
Inoltre il giovane corriere ragusano per non apparire in alcun modo nella gestione delle case, aveva stipulato un contratto di locazione in nero fornendo un nome falso al proprietario ed a nome del suo ex datore di lavoro (anch’egli ignaro) vari contratti di fornitura di energia elettrica, in quanto era in possesso di una copia della sua carta d’identità; per questi fatti reato è stato denunciato per falso e sostituzione di persona.
Dal controllo in questo secondo palazzo, i poliziotti hanno verificato che vi erano 5 appartamenti tutti occupati. All’interno tre prostitute, due brasiliane ed una ecuadoriana ed una transessuale brasiliana trovata in compagnia di un cliente vittoriese. Gli uomini e le donne che si prostituivano hanno un’età che va dai 35 ai 45 anni ed il guadano giornaliero era di circa 1500 euro, per prestazioni che andavano da 50 a 150 euro.