Giorgio Sparacino si misura con Derek Benfield

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giorgio sparacino

La difficoltà di portare in scena un testo come “Colto in flagrante”, classico esempio di teatro anglosassone, leggero ma molto impegnativo da trasmettere allo spettatore, si è vista, sabato scorso 8 febbraio, al “Garibaldi” di Modica. La commedia, per la regia di Giorgio Sparacino, ha risentito di un ritmo non appropriato al testo di Derek Benfield. Da apprezzare, tuttavia, la buona volontà degli interpreti che si sono sforzati di vestire i panni di personaggi che, inevitabilmente, rimangono lontani dai canoni più consueti della comicità più popolare. E “Colto in flagrante”  non si può certamente definire popolare e di presa immediata sul pubblico. Teatro leggero, dunque, ma niente affatto semplice. Ed è lo stesso regista ad affermarlo. “Leggero? – dice Sparacino – per il risultato, forse sì. Ma quanto impegno per venirne a capo e offrirlo ben confezionato allo spettatore. La macchina teatrale, pur semplice sotto il profilo della struttura, è costruita su tempi, ritmi e gestualità che appaiono magari scontate, ma che sono il frutto di un lavoro faticosissimo e stressante”. E conoscendo la passione e la professionalità di Giorgio Sparacino c’è da lodare il coraggio e l’impegno sia degli attori che del regista.

Il prossimo appuntamento con la stagione della Fondazione Garibaldi è per il 21 febbraio con Roberto Ciufoli che porterà in scena “La libertà è un colpo di tacco”.