“Spettacoli fantasma”, nella maxi inchiesta c’è anche Franco Giorgio

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C’è anche il ragusano Franco Giorgio, legale rappresentante della “Centro Teatro Studi” nell’elenco dei 72 nomi del mondo teatrale regionale coinvolti nella maxi inchiesta della Guardia di Finanza di Palermo sulle truffe e gli “spettacoli fantasma”.

Falsificazioni documentali, finte messe in scena, false attestazioni, costi dichiarati ma mai effettivamente sostenuti, contributi previdenziali non versati, utilizzazione di fatture false sono alcune delle irregolarità riscontrate in due anni di indagini. Nei confronti dei 72 indagati la Procura ha già emesso avvisi di conclusione indagini. Vittima della truffa da 2,3 milioni di euro complessivi, per le attività teatrali del 2008, è la Regione Siciliana. Le indagini delle Fiamme gialle del nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle di Palermo, coordinate dai sostituti procuratori Daniele Paci e Roberto Tartaglia, hanno permesso di fare luce su un presunto sistema di frode messo in piedi da imprenditori del settore artistico. Responsabilità sono emerse per 72 dei 91 organismi teatrali controllati. Dall’inchiesta emergono diversi casi di falsità dei documenti presentati alla Regione, soprattutto per quelli sui costi sostenuti per la realizzazione di rassegne e festival e per la produzione di attività teatrali per il 2008 su tutto il territorio nazionale ed anche all’estero, che mancavano delle specificazioni necessarie o addirittura artatamente predisposti e contraffatti. In particolare, un ente teatrale, che era stato escluso dal contributo per aver predisposto una “stagione di modesto livello”, ha tempestivamente prodotto una falsa documentazione attestante l’avvenuta rappresentazione di uno spettacolo a cui avrebbe partecipato un noto artista di fama nazionale, ma che, di fatto, non è mai stato realizzato.

Anche Franco Giorgio, nella qualità di legale rappresentante della “Centro Teatro Studi Società Cooperativa”, è accusato di truffa. La documentazione presentata in assessorato per ottenere un contributo a fondo perduto da 75 mila euro nascondeva la mancata regolarizzazione degli obblighi previdenziali, assistenziali e di collocamento. In più gli viene contestata la presenza di documentazione fiscale ‘non genuina’ alla data del 12/10/2009.

Ma l’interessato si difende: “Crediamo di essere totalmente estranei a questa indagine e a questi capi d’accusa – dichiara Franco Giorgio – e chiariremo le cose nelle sedi opportune, assistiti da i nostri legali. Abbiamo sempre versato i contributi regolarmente, nei termini in cui la Regione siciliana lo richiede, anzi di più: siamo quindi del tutto sicuri che le cose non stiano così. In ogni caso la Regione ha sempre controllato la documentazione ricevuta. Più in generale, mi sembra un po’ strano che quasi tutti i soggetti del teatro siciliano siano coinvolti in un’indagine di questo tipo: gran parte di noi abbiamo sempre lavorato in modo corretto”.