A spasso sull’auto rubata, denunciati

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I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ragusa, impegnati in un servizio di controllo del territorio per la prevenzione e la repressione dei crimini, hanno fermato tre giovani ragusani a bordo di un’auto rubata poche ore prima ne centro cittadino.

Verso le 13.30 s’era presentata presso la caserma di piazza caduti di Nassiria una donna disperata poiché le avevano appena rubato l’auto. Era andata all’asilo a prendere il figlioletto, poco dopo l’una, e aveva lasciato l’auto accesa davanti al cancello della scuola per il tempo strettamente necessario a entrare e uscire, ma uscita con il bimbo aveva fatto l’amara scoperta: l’auto era sparita!

Presa dallo sconforto non le era altro restato che andare dai carabinieri a presentar denuncia contro ignoti.

I militari, acquisita una descrizione del veicolo e il numero di targa, hanno diramato subito le ricerche a tutte le autopattuglie della provincia.

Qualche ora più tardi un’autopattuglia dell’Aliquota radiomobile ha incrociato la Opel azzurra in corso Italia. L’autista e il capo equipaggio han finto di non accorgersi di nulla ma si sono posti a distanza a seguire l’auto rubata attendendo il momento propizio per intervenire. Risalivano infatti viale Europa e via Aldo Moro, infilandosi in via Gandhi. Arrivati all’incrocio con la SP9, per la colonna che s’era formata, la Opel era rimasta imbottigliata. A questo punto la gazzella ha sorpassato le auto ferme e ha bloccato l’auto rubata. I due militari si son trovati innanzi tre ragazzotti sbarbatelli che, però, anziché stare calmi, hanno iniziato con strepiti e urla una sceneggiata, cercando in qualche maniera di convincere i militari a lasciarli andare. È pertanto dovuta intervenire in supporto la Squadra volanti dell’UPGSP della Questura. I tre giovani, ridotti in inferiorità numerica, han capito che non c’era trippa per gatti e son saliti nelle auto di servizio.

Giunti in caserma, han raccontato la fiaba che l’auto l’aveva trovata il conducente, N.C., 20enne, nullafacente, senza patente, già noto alle forze dell’ordine, proprio sotto casa sua, aperta e con le chiavi. Ritenutale abbandonata, tipo una res nullius, il giovane aveva ben pensati di approfittarne per farsi una gita. È quindi passato davanti a una scuola guida dove gli altri due amici, due studenti minorenni ragusani già noti alle forze dell’ordine, erano attesi per una lezione, e se l’era caricati in auto per andare a spasso. Forse voleva essere lui il loro istruttore di guida.

Sebbene la mirabolante storia raccontata non fosse molto credibile (ma si sa, mentire è un diritto dell’indagato…), i militari non hanno potuto arrestare i tre poiché non avevano prove che avessero loro rubato l’auto, sebbene l’asilo fosse in una via parallela a quella dove abita lo “spatentato” conducente. Dopo i rilievi foto-dattiloscopici i tre sono stati rilasciati con una denuncia per ricettazione in concorso. Il conducente è stato anche denunciato per guida senza patente.