L’Asp, l’acqua piovana e i progetti avveniristici

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Incredibile, ma vero. Il piazzale sottostante la nuova ala dell’ospedale “Maggiore” di Modica non si può asfaltare. Non si trova, infatti, il modo di far defluire le acque piovane. Quindi, meglio lasciarlo così – sterrato e polveroso – perché assorbe “naturalmente” l’acqua piovana e fa risparmiare l’Azienda sanitaria provinciale. L’Asp, a questo punto le cose, si vedrebbe costretta a lanciare un “concorso di idee” per risolvere il problema. Con il coinvolgimento, per esempio, di tecnici provenienti da tutto il mondo! La storiella  (purtroppo vera) dello smaltimento delle acque piovane è stata riferita dall’ufficio tecnico dell’Asp all’amministrazione comunale di Modica che ha chiesto chiarimenti sui ritardi per l’esecuzione dell’opera, più volte annunciata, e, a quanto sembra, finanziata. L’amministrazione Abbate si sarebbe sentita presa per i fondelli, specie quando l’ufficio tecnico dell’Asp le ha comunicato di voler progettare, per risolvere il problema, un sistema di dighe mobili. Si tratterebbe di un progetto avveniristico per l’intero territorio ibleo e che ricalcherebbe quello del “Mose” di Venezia che protegge la città lagunare dalle acque alte!  Ma qui – dicono all’Asp – sorgerebbero due problemi: fare arrivare una quantità di acqua sufficiente ad azionare le dighe mobili e trovare i soldi necessari per la realizzazione dell’opera. All’Asp di Ragusa – visti i tempi biblici occorrenti per le manutenzioni ordinarie riguardanti il “Maggiore” – sarebbero propensi ad aspettare un’alluvione per risparmiare, almeno, sul trasporto dell’acqua!