Indagine su pedofilia ed estorsione: si aggravano le posizioni degli arrestati

3

Ulteriori risvolti nell’attività di indagine svolta dal Commissariato di Modica che lo scorso 18 febbraio ha arrestato un anziano professore modicano e il padre romeno di due fratellini, rispettivamente il primo perché trovato dalla Polizia, sotto una scuola, a compiere atti sessuali con un minorenne e il secondo, padre di quest’ultimo, per tentata estorsione nei confronti dell’anziano.

Le indagini successive hanno consentito di delineare un quadro indiziario più grave di quello evidenziatosi nella prima fase delle indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Marco Rota, che per competenza, considerato il titolo del reato ipotizzato, ha trasferito gli atti del fascicolo alla Procura Distrettuale di Catania.

Le nuove misure cautelari contestano al cittadino rumeno di  avere favorito sin dal 2012 la prostituzione dei propri figli, entrambi minori, consentendo che gli stessi avessero rapporti sessuali in cambio di denaro ed altri beni a suo favore ed in favore degli stessi minori. Tale contestazione è scaturita – a detta degli inquirenti –  dall’accertamento che vittime dell’anziano, ma anche del loro padre, erano entrambi i figli di quest’ultimo e non soltanto quello trovato in intimità col professore, in pieno giorno, a bordo di un’auto, parcheggiate nel cortile di una scuola di Modica Alta.

Al padre dei ragazzini, inoltre, è stato contestato anche il reato di tentata  estorsione, atteso che avvalendosi anche dei suoi figli minori,  ha minacciato  il pensionato prospettandogli la concreta possibilità di essere denunciato all’Autorità Giudiziaria per i rapporti sessuali illeciti consumati  con i minorenni,  per costringere l’anziano a  comprargli una auto che l’anziano si stava adoperando per consegnargli  ed anche denaro,  quale corrispettivo delle prestazioni sessuali fornite dai figli minori.

Al pensionato, nell’odierna misura cautelare,  viene contestato di avere,  più volte ed in tempi diversi, sin dal 2012, compiuto atti sessuali  con i figli minorenni di del romeno,  monetizzando tali prestazioni con  denaro o beni materiali in favore di questi ultimi e del loro padre.

Le ulteriori misure sono state notificate ai rispettivi indagati, di cui il pensionato  ristretto agli arresti domiciliari in una casa di riposo e l’altro detenuto presso il carcere di Enna.