“Ragusa sicura”, controlli straordinari del territorio

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Nella giornata di ieri, gli uomini della Sezione Volanti – unitamente alla locale Squadra Mobile, con l’ausilio di otto pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Catania – hanno intensificato il controllo del territorio su Ragusa.

I controlli hanno avuto inizio già dalla mattinata di ieri venerdì 28 marzo e sono proseguiti fino a tarda sera: sono state passate al setaccio le principali arterie di comunicazione per Ragusa, le vie del centro cittadino e alcune zone periferiche notoriamente ritenute più a rischio per la presenza di cittadini extracomunitari e per l’ubicazione di locali ove più frequenti sono i fenomeni di disturbo alla collettività.

Il servizio straordinario di controllo del territorio si è sostanziato in posti di controllo con identificazione di persone – controlli ai veicoli e consequenziali perquisizioni ed ancora pattugliamento appiedato in alcune vie strategiche del centro storico che, per caratteristiche toponomastiche, risultano poco accessibili agli operatori in pattuglie automontate.

Il servizio in questione si è concluso a tarda sera nelle vie del centro ove è stato condotto un vero e proprio screening dei locali ivi insistenti (bar, call center, internet point, vendita-kebab): i controlli hanno interessato, in particolare, gli abituali avventori, nonché la regolarità delle rispettive posizioni amministrative per l’esercizio delle specifiche attività (licenze, avvisi al pubblico, somministrazione di cibi e bevande ecc).

Questi i numeri: 13 pattuglie messe in campo, 27 operatori della Polizia di Stato impiegati, 151 persone identificate e 72 i veicoli controllati, 5 verbali per violazioni al Codice della Strada contestati (per un totale di circa 1.000 euro), 2 provvedimenti di rintraccio eseguiti, 1 perquisizione domiciliare e 3 perquisizioni veicolari effettuate, 15 arrestati domiciliari e 2 liberi vigilati controllati.

 

  • L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha altresì provveduto a denunciare in stato di libertà una donna rumena di trentanni per il reato di furto aggravato ai danni di un esercizio commerciale.

In seguito alla richiesta di intervento giunta al 113, una pattuglia della Sezione Volanti, intervenuta tempestivamente sul posto, appurava che la donna – residente nel vittoriese e incensurata – aveva portato a segno il colpo ai danni di un negozio di scarpe ed accessori insistente all’interno di un locale Centro Commerciale.

G.I.A., autrice del furto, veniva in prima battuta bloccata dal titolare dell’esercizio commerciale che si accorgeva del fare sospetto della donna e quindi richiedeva l’intervento della Polizia: dai successivi controlli dei poliziotti, la medesima risultava aver celato, all’interno della propria borsa, un paio di scarpe per un valore commerciale di 70.00 euro; ultimati gli accertamenti di rito e sottoposta la donna agli accertamenti foto-dattiloscopici, la stessa veniva deferita alla locale A.G..

La merce asportata veniva restituita al titolare dell’esercizio commerciale, il quale sporgeva formale denuncia.

 

  • Analoga denuncia per furto aggravato a carico di una quarantenne romena: in seguito alla stipula di un regolare contratto di locazione intercorso tra la donna ed un uomo, proprietario di un appartamento posto in questa via Belleo, in occasione di una visita effettuata presso il predetto immobile da parte del locatore per la regolarizzazione fiscale, l’uomo si accorgeva che l’appartamento era stato lasciato libero senza preavviso e senza alcuna apparente motivazione.

Da un sopralluogo condotto all’interno, il locatario si accorgeva che la donna, risultata essere incensurata, aveva asportato dall’appartamento due abat-jours, un tv color LCD marca Samsung da 26”, un deumidificatore ed altre suppellettili, il cui valore complessivo è ancora in corso di accertamento.

La romena, incensurata, lasciava la porta dell’abitazione aperta e le chiavi sul tavolo.

 

  • Infine, si segnala che due donne – verosimilmente romene – avvicinavano una signora anziana intenta a pulire la porta di ingresso della propria abitazione, sita al piano terra della locale via U. Giordano.

Una delle due donne dichiarava di essere in stato di gravidanza e per tale motivo pregava N.M. di 87 anni di farla entrare in casa poiché aveva urgente bisogno dei servizi igienici: mentre questa faceva ingresso all’interno della abitazione, l’altra intratteneva l’anziana sull’uscio; poco dopo, avendo udito rumori provenire dall’interno dell’immobile, l’anziana richiamava la giovane che si era introdotta poco prima ma con fare tempestivo la vedeva uscire ed allontanarsi in tutta fretta insieme alla complice.

Bastava poco alla signora per rendersi conto che erano state asportate dalla propria casa, custodite all’interno di un cassetto della propria camera da letto, 500.00 euro in contanti, due collane in oro, orecchini ed un anello in oro bianco con brillanti, una collana di perle, due orologi da donna in acciaio di note griffe e svariati altri monili in oro, il tutto per un valore economico ancora in corso di quantificazione.