Cinque ore in piedi per una visita: a Vittoria un medico per trenta pazienti

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Immagine di repertorio

Un “calvario” in anticipo di qualche giorno, nel banale tentativo di curarsi: è quello a cui è stata costretta all’ospedale di Vittoria un’anziana signora modicana, lasciata per ben cinque ore ad attendere in piedi, nel corridoio, prima di potersi sottoporre all’esame prenotato. Il figlio non ha perso tempo e ha immediatamente inoltrato un formale reclamo all’Asp di Ragusa. “Ho accompagnato mia madre – spiega l’utente – per una visita vascolare e un’analisi ecodoppler, presso la struttura ospedaliera di Vittoria. Il gravissimo disagio vissuto è stato legato sia all’eccessivo ritardo di visita rispetto all’appuntamento fissato, e sia alle condizioni penose di attesa nel corridoio del reparto. Mi spiego meglio: l’appuntamento era fissato alle ore 10.30 e la visita è avvenuta alle ore 14.30; nel corridoio eravamo circa in trenta, con a disposizione dieci posti a sedere. C’erano pazienti dimessi dall’ospedale di Comiso che attendevano referto medico, pazienti per semplice medicazione, pazienti per ecodoppler: tutti hanno atteso, compresi gli accompagnatori, lo stesso tempo in senso cronologico di arrivo, perché tutti sono stati visitati da un solo medico”. Se si pensa che queste trenta persone erano certamente persone mediamente anziane e sicuramente con gravi problemi di circolazione del sangue, è chiara la gravità della situazione: “Tenere in piedi queste persone per 4 o 5 ore – scrive il figlio della paziente -, senza la possibilità di potersi sedere alla meglio per riposare, non è tollerabile in alcun modo. Per questo – prosegue nella lettera di reclamo – mi chiedo: è così difficile potere attrezzare la sala di attesa, o meglio il corridoio di attesa, con sedie che possano quantomeno attenuare il disagio e la fatica fisica che un soggetto già malato e di età avanzata deve sostenere? E’ ovvio che quando si fissano gli appuntamenti, si sa già quante persone verranno e che tipo di pazienti sono. E’ divenuto così normale subire i disagi di una struttura ospedaliera, al punto che si rimane insensibili alle difficoltà che un anziano? La cosa che mi lascia basito è che gli infermieri non prestano più attenzione a questi aspetti. E’ così difficile classificare gli appuntamenti ed i casi di interventi in modo tale che un solo medico non sia lasciato a provvedere a tutto?”. “Vogliate pertanto prendere questa mia segnalazione – conclude l’utente modicano rivolgendosi all’Asp – con il dovuto rispetto e senso costruttivo di un cittadino, oltre che di un figlio, che vede erogare un servizio poco efficiente e portatore di disagio per tutti i coinvolti, medici, infermieri, pazienti, accompagnatori”.

 

[Fonte: La Sicilia]