La proposta del M5S: “Anche a Ragusa referendum digitale”

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Tra le rivoluzioni indispensabili che il Movimento 5 Stelle, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, vuole portare nelle istituzioni, c’è quella della democrazia diretta: accrescere le occasioni e le modalità di partecipazione dei cittadini alla costruzione delle decisioni che riguardano la collettività è una sfida che non si può non raccogliere e che va di pari passo con quella della digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Vogliamo farlo anche a Ragusa, come era stato annunciato tra i nostri impegni in campagna elettorale, cogliendo al balzo l’occasione che ci viene da Palermo, dove grazie a una proposta fatta dal M5S Sicilia e in particolare da Giancarlo Cancelleri, nel 2014 tutti i comuni siciliani saranno obbligati a spendere il 2% delle somme trasferite dalla Regione utilizzando strumenti di democrazia partecipativa. L’art. 6 capo III della nuova finanziaria, recita in particolare: “Ai comuni è fatto obbligo di spendere almeno il 2 per cento delle somme loro trasferite con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune”.
Ciò che ci sta particolarmente a cuore, nel trasformare in pratica la possibilità di questo investimento, è avviare un progetto di referendum digitalizzato, dando ai cittadini la possibilità di votare anche da casa.
Ho già richiesto la convocazione della prima commissione consiliare su questo punto, affinché ci si possa sin da subito impegnare nello studio delle migliori soluzioni formali attraverso cui andare a modificare il regolamento che disciplina la materia. Le pratiche di e-voting, infatti, comportano la definizione di regole precise attraverso cui assicurare la legittimità delle autenticazioni da parte dei cittadini elettori.
Pensiamo che questa innovazione potrà comportare una rivoluzione anche in termini di risparmio nel momento in cui si proporrà una consultazione tramite il referendum, dato che il voto digitale potrà essere affiancato a quello tradizionale, riducendo di molto (per esempio dalle attuali 71 a 20) il numero delle sezioni elettorali, in modo da garantire comunque a tutti di potersi esprimere attraverso il canale che preferiranno. Tra le altre cose, a tal proposito, sarà nostra intenzione provare a introdurre un abbassamento della soglia del quorum, come previsto nel nostro programma.
Inoltre questo darà l’occasione di sperimentare nuove modalità di consultazione, attivando referendum anche sulle questioni della città e del territorio, cosa finora mai fatta a Ragusa, e con una notevole riduzione dei costi.

Salvatore Dipasquale
Consigliere comunale Movimento Cinque Stelle Ragusa