A Scicli si litiga per il centro dei rifugiati. E Ncd chiede di tornare al voto

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Scicli, il Tar decide su atti della commissione prefetizia

Ci sono casi, come quello di Scicli, in cui le emergenze legate all’accoglienza dei migranti non diventano altro che la goccia pronta a far traboccare il vaso di una crisi politica la cui misura è già colma.
Il progetto per la nascita di uno Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) a Scicli rappresenta, oggi, questa goccia: la vecchia maggioranza che sosteneva Susino lo disconosce, la nuova maggioranza non lo vuole subire, l’eterna opposizione coglie la palla al balzo per chiedere le dimissioni di tutti.

La delibera di Giunta con cui si è chiesto – e poi ottenuto – il finanziamento per il centro d’accoglienza, risale allo scorso ottobre, quando Susino era ancora affiancato dagli esponenti dell’Udc e delle liste civiche che lo avevano sostenuto in campagna elettorale.
Il Pd, che oggi tiene in vita la nuova Giunta, ne ha chiesto a Susino conto e ragione: “Spieghi alla città le ragioni dell’ubicazione del centro” avevano scritto dalla segreteria democratica “e adotti i provvedimenti atti a contemperare l’esigenza sanitaria con quella dell’integrazione”.
Dall’altra parte, il capogruppo dell’Udc Marino ne dice: “Non sapevamo niente di questa delibera di Giunta. Sulla stessa delibera, non si riesce a trovare il punto relativo all’ubicazione. In ogni caso la nostra posizione è contraria”.

Così, tra i litiganti, è intervenuto più duramente il Nuovo Centro Destra, commentando: “Quando la politica diventa così strumentale e incapace di rappresentare una comunità resta una sola strada per dare rispetto e lustro all’intera città di Scicli: si torni al voto!”.
Questa vicenda comporta solo, secondo il gruppo cittadino, “confusione, strumentalizzazione e disorientamento ai cittadini”. “Come si fa” chiedono gli esponenti del Nuovo Centro Destra “a predisporre una delibera di disponibilità ad aderire a tale nobile progetto senza sentire le forze politiche e sociali della città? Come si approva una delibera del genere senza che prima siano individuati i locali idonei e a norma in cui ospitare queste povere donne, senza acquisire i visti da parte delle autorità competenti ai fini della pubblica incolumità e della sicurezza sia degli ospiti che dei cittadini di Scicli? Siamo stati i primi a denunciare il ribaltone e il fallimento di questa nuova (vecchia) amministrazione – concludono e lo ribadiamo con forza adesso: si ritorni al più presto al voto perché così non si va da nessuna parte e si fa solo male alla città”.