Due pistole e utensili antichi nella casa di un pregiudicato di Ragusa

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Durante una verifica del rispetto delle prescrizioni inflitte dal Questore di Ragusa da parte della Squadra Mobile della Polizia, il noto pregiudicato siracusano DM.d. di anni 37 appariva agli operatori della Squadra Mobile particolarmente nervoso, pertanto si procedeva ad effettuare un’accurata perquisizione. L’uomo messo alle strette asseriva di aver rubato pochi giorni prima quegli oggetti in una casa rurale e che stava attendendo di venderli in quanto oggetti di valore ma non facilmente “piazzabili”.

Ecco com’è andata, nel comunicato della Questura di Ragusa:

Il pregiudicato è stato trovato in possesso di alcuni attrezzi utilizzati per lavorare la terra come decespugliatori ed anche alimenti per cani nonostante l’uomo non avesse animali in casa e non svolge alcuna mansione lavorativa.
I sospetti si facevano sempre più forti e per questo motivo la perquisizione continuava in modo ancora più accurato.
Gli uomini della Squadra Mobile avevano visto bene, difatti in un anfratto della casa venivano rinvenute 2 pistole antiche ma perfettamente funzionanti, alcuni attrezzi per la caccia, un teschio di animale di tipo ornamentale e degli utensili da cucina antichi di rilevante valore.
L’uomo messo alle strette asseriva di aver rubato pochi giorni prima quegli oggetti in una casa rurale e che stava attendendo di venderli in quanto oggetti di valore ma non facilmente “piazzabili”.
In considerazione della particolarità degli oggetti rivenuti non è stato difficile risalire al proprietario che il giorno prima aveva presentato denuncia in Questura poiché due giorni prima aveva subito il furto nella casa rurale da lui frequentata soprattutto in estate.
In pratica la Polizia di Stato in meno di 48 ore ha rinvenuto la merce rubata, identificato l’autore del furto e restituito il maltolto alla vittima che ha gioito quando è rientrato in possesso dei suoi oggetti, in considerazione del particolare valore affettivo essendo oggetti tramandati di generazione in generazione.
Il pregiudicato all’esito dell’ennesima denuncia è stato fotosegnalato dalla Polizia Scientifica ed il magistrato adesso dovrà valutare il reato da lui commesso sulla base delle prove raccolte dagli investigatori della Squadra Mobile per richiedere l’applicazione della misura cautelare in carcere.
Inoltre durante la perquisizione è stato accertato che il noto pregiudicato deteneva una sciabola del tipo particolarmente offensivo, motivo per cui la legge prevede l’obbligo di denuncia che “ovviamente” non è stato rispettato, per tanto è stato denunciato anche per omessa denuncia della detenzione d’armi.
La Polizia di Stato in questi giorni di festa ha intensificato i servizi di controllo finalizzati alla repressione dei reati in genere, il tutto a protezione del cittadino che spende il proprio tempo fuori casa per le meritate ferie lasciando incustodite le abitazioni.