5 domande a Carmelisa Arrabito, monumento del volley modicano

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Il presidente Bartolo Ferro e il DS Enzo Garofalo stanno, tassello dopo tassello, completando il mosaico della PVT (Pro Volley Team Modica) 2014/2015.

Tra acquisti e riconferme manca davvero poco per avere il quadro completo di quello che sarà l’organico da battere nella serie C siciliana. L’ultimo annuncio in ordine cronologico è la conferma della palleggiatrice Carmelisa Arrabito, vero e proprio monumento del volley modicano. Classe 1984, Carmelisa ha cominciato nelle giovanili biancorosse ad inizio anni 90 facendo tutta la trafila fino alla serie B.
Tranne una piccola parentesi, la sua carriera si è sempre svolta all’ombra del Castello dei Conti. L’anno scorso è stata la regista titolare e anche se la conclusione della stagione non è stata soddisfacente, Carmelisa è sempre stata tra le migliori. Scontata la riconferma da parte della società: “È bastata una telefonata, pensavo di fare parte del nuovo progetto ma fin quando non ci siamo sentiti non potevo avere la certezza. Quest’anno abbiamo tanta voglia di riscatto”.

Che cosa è successo l’anno scorso? Cosa non ha funzionato?
In realtà non siamo partiti male, il gruppo era abbastanza competitivo solo che a un certo punto della stagione in noi è subentrata troppa rassegnazione e anche un pizzico di presunzione. Eravamo convinte che alla fine ci saremmo salvate senza problemi. Poi ci sono stati gli infortuni che hanno influito troppo sulla nostra stagione,colpendo a ruota tutti. Io fortunatamente ne sono uscita immune. Qualcosa di positivo però c’è. Se non si arriva troppo in basso non si riesce a girare pagina, abbiamo imparato dagli errori fatti l’anno scorso e ripartiremo sempre più competitive.

Quest’anno l’organico è di primissimo livello. Il primo acquisto è stata Giuliana Di Emanuele che tu conosci molto bene…
Non vedevo l’ora che Giuliana ritornasse. Anzi, negli anni passati avevo il dubbio che io smettessi e lei ritornasse. È un grande onore riaverla a Modica. È uno spirito vincente, ci conosciamo dal 1991 quando abbiamo cominciato con il minivolley, dai 7 ai 18 anni abbiamo sempre giocato insieme. Non avremo problemi di intesa: giocare con lei è come andare in bicicletta.

Manca solo un’altra palleggiatrice e il mercato si può dire concluso
Ben venga un’altra palleggiatrice, sono pronta a giocarmi il posto e se sarà più forte sono pronta ad applaudirla e a fare il tifo. Come è successo quando è arrivata Noemi Spena.