A Scicli approvata la Tasi. E nel PD è scontro tra consiglieri e segreteria

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Il Consiglio comunale di Scicli, a una settimana dall’approvazione del Piano di riequilibrio finanziario, si mette a lavoro su tutti gli atti conseguenti al nuovo Piano di riequilibrio finanziario, dal Bilancio di previsione 2014 ai regolamenti che applicheranno le nuove aliquote dei tributi comunali: proprio ieri sera è arrivato all’esame dell’aula il regolamento della Tasi, la cui aliquota aumenterà al 2,5 per mille e che è stato approvato da una maggioranza leggermente più ampia rispetto a quella che ha dato esito positivo al Piano.

Si sono decisi, infatti, a votare favorevolmente, i consiglieri comunali del Pd Marco Causarano e Gianpaolo Aquilino, che la scorsa settimana erano stati “costretti” ad uscire dall’aula al momento del voto, anziché contribuire alla costruzione e all’approvazione dello strumento finanziario necessario a fare un ultimo tentativo di approvare il dissesto, perché il segretario cittadino Armando Cannata ha fatto pervenire in aula un documento con il quale il Pd decideva di prendere le distanze dalle scelte contenute nell’atto, principalmente proprio quelle relative all’aumento delle tasse.

Insomma, per una volta gli strascichi negativi non sono tutti – e solo – per il sindaco Franco Susino. Quelli peggiori sono invece in casa del Partito Democratico. “Il voto sulla Tasi di stasera vuole essere un atto di serietà nei confronti del piano di riequilibrio varato dal Comune la settimana scorsa”, ha dichiarato il consigliere Causarano subito dopo la seduta di ieri sera: “La decisione sul voto finale è stata molto sofferta per me e Gianpaolo Aquilino, sia per la consapevolezza di dover assumere una decisione importante per la città senza farsi condizionare da una demagogia imbarazzante, sia perché l’abbiamo dovuta assumere in un contesto politico che non ci ha fatto sconti per pressioni e condizionamenti emotivi. Rimane la consapevolezza di aver agito con il fine unico di scongiurare un dissesto che altre generazioni di politici, negli anni, hanno generato”.

I giorni precedenti non sono stati di certo facili per il Pd. “Per disciplina di partito non abbiamo contestato la decisione della segreteria”, aveva detto subito dopo il consigliere Marco Causarano: “Tale scelta, tuttavia, non è servita a celare a tutti i presenti la mancanza di una linea politica chiara e condivisa. L’argomento dev’essere subito portato in coordinamento e che sia il coordinamento a decidere”. Coordinamento che Cannata ha infine convocato per venerdì scorso e che si è protratto con toni accesi fino a tarda notte.

Già quella sede, i consiglieri Causarano e Aquilino hanno portato una loro proposta, sulla quale il partito si è riservato di decidere all’esito dei chiarimenti che verranno richiesti all’assessore al bilancio nei prossimi giorni: “L’approvazione del Piano pluriennale di riequilibrio” si legge nel documento proposto “forse rappresenta l’ultimo tentativo di evitare che la città di Scicli venga consegnata ad un ignobile dissesto finanziario.
Questa è la motivazione unica per la quale, sin dal primo momento, abbiamo ritenuto di fare tutto quanto in nostro potere per non perdere quest’ultima opportunità volta ad evitare un default che i cittadini sciclitani non comprenderebbero e – politicamente – non perdonerebbero a nessuno dei partiti che oggi li rappresenta nel Palazzo Comunale. Che questo sia chiaro a tutti noi: non vediamo alternative rispetto allo spauracchio di un commissariamento. E sebbene questa sia la premessa formale al nostro pensiero, sul piano politico ci sentiamo di dire che il piano di riequilibrio approvato scorso dal Consiglio Comunale contiene importanti elementi di distinzione. Quella esaminata in questi giorni non è la manovra finanziaria del Partito Democratico ma è l’unica manovra finanziaria di cui dispone il Comune di Scicli. Non per noi” conclude il documento proposto dai consiglieri democratici al proprio stesso partito “non per Franco Susino, non per il PD, non per questa o quella coalizione di governo ma solo per Scicli ed i suoi cittadini”.

Duro, su tutto ciò, il commento del consigliere del Nuovo Centro Destra Vincenzo Giannone: “Farebbe bene il Pd ad assumersi le proprie responsabilità ed evitare di fare l’ambiguo gioco dello scarica barile. Un atteggiamento maturo sarebbe quello di uscire allo scoperto e fare chiarezza in merito all’appoggio a Susino che un giorno viene incitato alle dimissioni e l’altro alla responsabilità”.