Ora è ufficiale: l’aeroporto di Comiso interessa all’Italia. Il Governo approva il piano aeroporti

2

Questa notizia si attendeva da anni e più di una volta è sembrata vicina anzi vicinissima, per poi sfumare nel nulla per gli imprevedibili intoppi della politica e della burocrazia. Ora è realtà: l’aeroporto di Comiso è un aeroporto di interesse nazionale.
Il nuovo Piano nazionale degli aeroporti è stato approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e del Trasporti, Maurizio Lupi, nel contesto dell’approvazione della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (DEF), previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica.
Il Governo ha individuato 11 aeroporti strategici, tra cui Catania e Palermo, e ulteriori 26 scali di interesse nazionale tra cui, per la Sicilia orientale, Comiso: numeri ridotti, dunque, rispetto ai precedenti piani Matteoli e Passera, ma una promessa mantenuta per gli iblei.
Proprio la settimana scorsa l’amministratore delegato della Soaco Enzo Taverniti si era mostrato preoccupato per il rischio che l’aeroporto di Comiso venisse messo nelle condizioni di chiudere per mancanza di finanziamenti destinai ai servizi Enav, ma il sindaco di Comiso Filippo Spataro si era dimostrato fiducioso rispetto all’approvazione del piano nazionale aeroporti: aveva ragione. Ora bisognerà aspettare la firma dei contratti di servizio tra lo Stato e l’Enav per i servizi di torre che, a questo punto, dovrebbero riguardare anche il Pio La Torre.

 

IL COMMENTO DI SAC E SOACO
Per i vertici di entrambi gli aeroporti, i presidenti di Sac e Soaco, SalvatoreBonura e Rosario Dibennardo, e gli amministratori delegati, Gaetano Mancini ed Enzo Taverniti, si tratta di un riconoscimento “che giunge alla fine di un percorso tortuoso, ma dall’esito, possiamo ormai dirlo con certezza, felice. L’opzione di lavorare in sinergia nell’ottica di un sistema aeroportuale integrato Catania-Comiso si è rivelata la scelta giusta e oggi possiamo davvero guardare con fiducia al futuro dei due scali ai quali va dedicato il massimo impegno per garantire la loro crescita. Un grande risultato che premia la fatica comune fatta negli anni dal management di Soaco e Sac che ha visto il sostegno dei partner istituzionali, dal ministro Lupi al presidente della Regione Siciliana e ai suoi assessori, che hanno sostenuto l’esigenza di attribuire il giusto ruolo ai due scali, alla deputazione nazionale e regionale”.

Il sindaco di Comiso, Filippo Spataro, ha dal canto suo evidenziato come “la notizia giunta da Roma sia di assoluto rilievo per Comiso e per tutta l’area iblea. Abbiamo sempre creduto nel progetto di riqualificazione e rilancio del nostro aeroporto, che da storica infrastruttura militare si è trasformato in ponte fra genti e culture, in occasione di progresso e crescita per il territorio e in un volano di sviluppo per una imprenditoria di salde tradizioni che anche attraverso il “Pio La Torre” batterà la lunga crisi economica che sta attanagliando la Sicilia intera. Una notizia tra l’altro, che serve a rinforzare quel sano ottimismo che, sin dall’inizio, non ci ha mai abbandonato”.