Refezione inadeguata e proroghe ingiustificate. “Ditta premiata per le inadempienze?”

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Corposi gli interventi dei consiglieri comunali che, ieri sera, nel corso delle comunicazioni di apertura del massimo consesso cittadino, si sono concentrati sui recenti disagi denunciati da molte famiglie ragusane in merito al servizio di refezione scolastica.
A riaccendere i riflettori sulla qualità dei pasti serviti nelle scuole del territorio cittadino, le lamentele di alcune mamme dopo il pranzo somministrato lunedì scorso, che comprendeva, in particolare, mozzarelle amare. Il primo a dare voce a questo malessere è stato il consigliere Giuseppe Lo Destro, nel corso della seduta ispettiva di martedì 11. A quella, sono seguite ulteriori prese di posizione contro l’Amministrazione e gli uffici del settore, colpevoli, secondo gli esponenti delle opposizioni a Palazzo dell’Aquila, di non avere vigilato in maniera puntuale.
Motivazioni che sono tornate in aula consiliare anche ieri sera. “Sappiamo bene” ha sottolineato Sonia Migliore “che i Nas sono già intervenuti due volte, la prima a dicembre dello scorso anno, sanzionando la ditta incaricata di eseguire il servizio di refezione scolastica comunale per precarie condizioni igieniche. Perchè dinnanzi a questi due fatti” chiede l’esponente UdC “non sono state inflitte sanzioni per inadempienze da parte del Comune?”. “Sembra quasi che la ditta in questione” conclude la Migliore “sia stata premiata, in virtù della concessione di due proroghe dell’incarico”. Ovviamente non si parla solamente di mozzarelle scadute, l’elenco delle inadempienze si infittisce e la parte più corposa è stata evidenziata da Gianna Sigona. L’ultimo ingresso nel gruppo consiliare dei Cinque stelle si è resa protagonista di un intervento molto duro nei confronti dell’Amministrazione e, capitolato alla mano, ha elencato una serie di inadempienze che, secondo le famiglie, sono all’ordine del giorno nelle scuole comunali. Non solamente gli uffici e l’assessorato, però, il consigliere Sigona ha attaccato anche alcuni colleghi pentastellati, rei di avere avallato la tesi, in passato, della buona qualità del servizio reso.
Sul banco degli imputati, almeno così si è descritto, l’assessore Salvatore Martorana, il quale rispondendo alle accuse ha prima di tutto fortemente ammonito tutti i consiglieri che nei loro interventi hanno diffuso false informazioni. “Nessuno si è intossicato e non ci sono stati casi ospedalieri” ha esordito Martorana “sulle inadempienze stiamo controllando. Abbiamo ovviamente il pieno interesse di tutelare nostri bimbi ma non possiamo consentire che si strumentalizzi un argomento così delicato“. “Sono io la prima a dire che questa ditta dovrebbe andare a casa” ha aggiunto il consigliere Federico “ma simili caso intanto si denunciano alla Procura, o si chiamano i Nas, e non si utilizzano per avere visibilità a discapito dei bambini”.
A legare ancora il Comune alla ditta al centro della bufera i termini della proroga concessa, che scadrà nel mese di febbraio. “Ci auguriamo che entro quella data gli uffici abbiano predisposto un nuovo bando” ha detto Giuseppe Lo Destro “perché la vicenda potrebbe assumere toni ancora più assurdi”.
Su questo l’assessore Martorana è stato chiaro: gli uffici stanno predisponendo un bando della durata di tre anni, con significative novità anche sulle richieste relative al piano alimentare. Intanto una delegazione di mamme, dopo quella ricevuta ieri mattina al Comune e ieri pomeriggio presso gli uffici dei Servizi sociali, verrà nuovamente convocata dal l’assessore, per fare il punto della situazione, martedì prossimo.