“Mi diano una soluzione o la troverò io”. L’ultimatum di Nicosia al Pd di Vittoria

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“Sono quasi certo che la determina del dirigente del settore Lavori Pubblici, Angelo Piccione, con la quale è stato affidato il progetto da 97 mila euro per gli interventi al mercato ortofrutticolo a Rosario Dezio, sia legittima. Per correttezza, però, ho avviato tutte le verifiche necessarie che dovrebbero concludersi già entro la settimana. Se dovesse venire fuori che non è corretta, ma ne dubito, sarà immediatamente revocata“.

A parlare è il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, a poche ore dalla decisione di sospendere per intero la sua squadra assessoriale.
Sospensione, non azzeramento, in modo che l’attività amministrativa possa non subire un blocco mentre si decide il da farsi.
Oggi Nicosia ha firmato l’atto e ritirato ufficialmente le deleghe, spiegando agli assessori cosa si aspettava da loro e cosa, invece, non è arrivato in termini di impegno e risultati.

Ci voleva, allora, “il caso Dezio” per far arrivare finalmente tutti i nodi al pettine.
Già un anno fa circa, infatti, il primo cittadino aveva avviato la verifica all’interno della sua giunta monocolore, ma dal PD non era arrivata alcuna indicazione specifica e tutto era finito nell’oblio.
“Adesso, proprio per evitare che si verifichi nuovamente un fatto simile” ha spiegato Nicosia “ho dato al mio partito, a livello cittadino e provinciale, al massimo 15 giorni di tempo. Poi mi dovranno dire cosa hanno intenzione di fare e quali nomi vogliono avanzare per gli incarichi assessoriali. Possono riproporre esattamente tutti gli uscenti, e si vedrà poi come ripartire le deleghe, o apportare qualche modifica o presentare tutti soggetti nuovi, ma qualcosa la devono fare e voglio proposte convincenti. Se non lo faranno loro, stavolta lo farò io”.

Su cosa questo possa significare il sindaco preferisce, al momento, non sbilanciarsi, dicendosi “rispettoso del dibattito interno al PD”, ma fa capire di essere pronto a qualsiasi mossa pur di avere finalmente al suo fianco quella “squadra aggressiva e volenterosa” che chiede da tempo e che, invece, si era trasformata in un “gruppo apatico che sembrava trascinarsi senza entusiasmo“.
“Il motto della nuova giunta dovrà essere come quello dei moschettieri: tutti per uno, uno per tutti” continua Nicosia “e, nel caso specifico, tutti per la città anche perché mancano solo due anni alla fine del mandato e non ci voglio arrivare, come altri prima di me, arrancando, ma lavorando e ottenendo risultati fino alla fine”.

A chi chiede le sue dimissioni cosa risponde?
Che finora abbiamo lavorato con risultati buoni. Non ottimi, ma buoni. Quindi non capisco perché dovrei. E  poi, per lasciare Vittoria nelle mani di chi? All’opposizione non vedo nulla di promettente, nessun progetto serio. Preferisco rilanciare piuttosto che deporre le armi. Mi serve solo una buona squadra per combattere.

Le è stato rimproverato anche il fatto di nascondere, in passato, la testa sotto la sabbia in caso di problemi, è il caso dell’incarico al figlio dell’assessore Dezio?
Non ho mai detto una cosa simile. Sapevo di questo atto, ne conosco la storia fin dall’inizio, nel 2012. Ho sempre detto ai dirigenti che di nuovi incarichi agli assessori e ai loro parenti non se ne deve nemmeno parlare, ma il discorso delle estensioni è diverso. E qui si tratta proprio di una estensione. Questo progetto era stato seguito dal figlio di Dezio sin dall’inizio, prima ancora che Angelo diventasse assessore. E, francamente, non credo che sarebbe stata una buona idea quella di mettergli accanto, nel momento in cui il secondo responsabile si è ritirato, un altro progettista che, iniziando adesso, magari non avrebbe saputo dove mettere le mani o che avrebbe potuto avere divergenze di vedute. Si sarebbe potuto rischiare perfino di perdere il finanziamento. La cosa più logica era che chi aveva iniziato il progetto lo completasse. Certo, si può discutere dell’entità della somma, questo si, ma della legittimità dell’atto non credo.

Molti, comunque, anche in casa PD hanno preso le distanze o le hanno chiesto di fare chiarezza subito…
E hanno fatto bene. Hanno dimostrato coerenza, dignità e serietà. Cilia in primis.

L’Assessore alla Trasparenza, Gurrieri, è stato quello che si è immediatamente esposto in prima persona e che è arrivato a dire “o me o Dezio” riconoscendo, se non l’illegittimità dell’atto, quantomeno il fatto che scatenasse un dilemma morale…
Con Gurrieri, a dire il vero, non abbiamo ancora avuto modo di parlare a quattr’occhi perché è fuori città da giorni, ma di certo non accetto aut aut da nessuno. Riconosco, comunque, anche la legittimità della sua posizione.

Fin qui le dichiarazioni di Nicosia, condottiero di una nave in mezzo alla tempesta che deve velocemente ritrovare la rotta. Intanto il segretario cittadino del Partito Democratico, Francesco Cannizzo, ha espresso la sua posizione in un comunicato nel quale si ribadisce l’importanza di completare, nei prossimi due anni, il programma amministrativo.

“Per raggiungere questo obiettivo non sarà sufficiente un rimpasto o qualche volto nuovo in giunta. Cambiare qualche assessore può essere funzionale ad appagare singoli appetiti” scrive Cannizzo. “Se davvero si vuole recuperare la qualità amministrativa, in quest’ ultimo scorcio di legislatura non si può prescindere da un radicale rinnovamento dei ruoli amministrativi, tenendo conto delle professionalità tecniche e politiche. Ci vogliono nuovi ruoli, che siano organici al Pd, coesi con il sindaco e con il Consiglio comunale”.