Comiso, assessori ancora senza deleghe. E Spataro: a noi la presidenza del consiglio

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A due settimane di distanza dall’insediamento, il nuovo sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, non ha ancora ufficializzato le deleghe ai quattro assessori indicati per comporre la squadra di governo per i prossimi cinque anni. Una «gestazione» lenta, almeno a guardare quello che è avvenuto nelle altre due città in cui si è votato, cioè Modica e Ragusa. In particolar modo, nel capoluogo il neo sindaco, Peppe Cassì, in 48 ore ha reso già noti gli «incarichi» di ciascuno dei suoi cinque primi collaboratori.

A Comiso, invece, ancora nulla, perché è in corso una trattativa all’interno della maggioranza che sostiene Maria Rita Schembari. Biagio Vittoria, 46 anni, ingegnere, esponente della lista “Prima Comiso” e Giovanni Caggia, 52 anni, medico, gastroenterologo, non appartenente a nessuna forza politica sono i due assessori indicati in seconda battuta. A Caggia e Vittoria si aggiungono all’avvocato Manuela Pepi ed all’architetto Roberto Cassibba, che erano stati indicati al momento della presentazione delle candidature e delle liste. Tre degli assessori designati sono già consiglieri. Per legge, solo due possono avere anche la carica consiliare. In caso di dimissioni di Biagio Vittoria subentra Daniela Longo (Prima Comiso), in caso di dimissioni di Manuela Pepi subentra Maria Stella Modica (Diventerà Bellissima). Se si dimetterà Roberto Cassibba subentrerà Giorgio Iapichella (Comiso Vera).

La prima seduta del consiglio comunale è prevista per lunedì 16 luglio, alle 18.

Il sindaco uscente, Filippo Spataro, sconfitto per una manciata di voti, «rilancia» e chiede la presidenza del consiglio comunale per le opposizioni. «In ragione del risultato elettorale – che ha visto bensì prevalere il centrodestra, ma per poco più di 60 voti (60 voti… nient’altro che un indolente, beffardo colpo di dadi), sancendo, in definitiva, che la città è perfettamente divisa in due – chiederemo che la presidenza del consiglio vada all’opposizione», scrive Spataro, che aggiunge: «Richiesta ovvia, la nostra, prima che legittima. Intelligenza politica ed equità imporrebbero, infatti, che metà della città, in segno di rispetto, avesse dalla sua una figura di garanzia quale è quella del Presidente. Come sapete, non dipende da noi. Vedremo, il 16 luglio, se questa nuova amministrazione, questa nuova maggioranza, per il bene di Comiso daranno un eloquente (doveroso?) segnale di apertura e distensione, vorranno davvero unire (come mi pare che recitasse lo slogan della neosindaca) oppure…».

Nessun commento da parte della maggioranza, che potrebbe, invece, indicare come presidente Salvatore Romano, del gruppo Insieme, candidato con Comiso Vera. Il 16, alle 10, si riunirà anche il nuovo consiglio comunale di Ragusa. Sarà presieduto dal consigliere anziano, Mario Chiavola.

[Fonte Giornale di Sicilia]