A Monterosso azzerata la Giunta. Ma non è crisi, è più voglia di qualcosa di nuovo

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L’azzeramento della Giunta al Comune di Monterosso Almo è il preludio a una sorta di ribaltone? Potrebbe, cioè, aprire la strada ad un allargamento della maggioranza che finora ha sostenuto il sindaco Paolo Buscema, eletto nella primavera del 2012, a quel Partito Democratico che finora è stato fieramente all’opposizione?

È, questa, una voce che circola insistentemente, da quando il sindaco stesso, in occasione dell’ultima seduta del Consiglio comunale, ha comunicato ufficialmente la decisione di sospendere tutte le deleghe agli assessori, abbandonando poi l’Aula insieme all’Amministrazione e ai consiglieri di opposizione.

Buscema ha affermato la necessità di “una riflessione dopo due anni e mezzo di attività amministrativa per capire i risultati conseguiti e le cose che ci prefiggevamo di fare in questo periodo in favore del nostro Paese”.
E ha ribadito la necessità di “una verifica politica per evitare che i personalismi possano prevalere sull’interesse comune e che si possa avviare un confronto a 360° che consenta di addivenire a nuove linee in grado di rilanciare l’azione politica amministrativa”.

Nel documento letto in Aula, Buscema ha precisato quindi che “nelle more della realizzazione di nuovi eventuali assetti in seno alla Giunta comunale che si dovessero ritenere opportuni per il conseguimento degli obiettivi indicati nel programma elettorale, abbiamo reputato opportuno di procedere alla sospensione delle deleghe attualmente attribuite agli assessori comunali, per un momento di riflessione politica amministrativa. Non escludiamo”, ha concluso, aprendo appunto la strada a ogni possibile interpretazione: “che ci possano essere novità nella riassegnazione delle deleghe, né escludiamo anche che ci possano essere novità nella formazione della nuova Giunta comunale”.

All’amo lanciato nel piccolo lago della politica di Monterosso, il Pd si è dimostrato sinceramente interessato, dicendosi disponibile ad una riflessione che converga – com’è d’obbligo dire in questi casi: “sul bene della città”.

Più che di una crisi, dunque, quella di Monterosso Almo sembra una vera e propria esplorazione del sindaco alla ricerca di personalità più autorevoli, in grado di aiutarlo a rilanciare l’azione amministrativa.