Fine d’anno con caos per Fiera Emaia: il presidente silura il direttore e saluta

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Mancano poche ore alla fine del 2014 e alla scadenza del mandato del direttore Paolo Sbezzo, e per la Fiera Emaia non c’è pace. Giovanni Denaro, il presidente, mette a segno con un solo comunicato due colpi duri che lasciano il segno. Rimette il suo mandato nelle mani del sindaco Nicosia e, contemporaneamente, silura proprio il direttore Sbezzo.

Questo il comunicato con cui il presidente della Fiera Emaia interviene a proposito delle recenti critiche sulla gestione dell’ente fieristico:

“Le mie dichiarazioni” afferma Giovanni Denaro: “sono sempre state dettate dalla convinzione che l’Emaia è stata è sarà il fiore all’occhiello di questa città. Ancora oggi, infatti, il numero di espositori e di visitatori registrato nel corso delle numerose rassegne fieristiche, conferma la bontà dell’azione svolta”.

Il presidente racconta di aver trovato un’azienda “appesantita” già due anni fa, quando assunse la presidenza dell’Emaia. “Questo dato era noto. E, personalmente, non ho mai fatto mistero delle difficoltà nelle quali versava l’ente. Non ho mai nascosto una realtà che è sotto gli occhi di tutti. Mi riferisco alla crisi nella quale si trova il sistema fieristico nazionale. Per queste ragioni, per ridare smalto all’unica fiera rimasta in attività in Sicilia, più volte ho lanciato appelli sia alla Regione Siciliana sia alla Camera di Commercio di Ragusa. Gli appelli, purtroppo, sono stati totalmente inascoltati. Mi riferisco, in particolare alla Camera di Commercio, il cui atteggiamento è stato delittuoso e miope. Ha preferito sostenere le luminarie di Natale e le sagre di paese piuttosto che l’unica fiera siciliana. L’Emaia è stata trattata alla stregua di una festa rionale”.

Denaro vuole guardare oltre. Al futuro. “Credo che la forza di questa fiera debba essere ricercata nella sua storia. Che è poi la storia dei vittoriesi. Un popolo laborioso che non si arrende mai. All’Emaia ho conosciuto donne e uomini che, ogni giorno, lavorano con dignità. Loro, i dipendenti, sono la vera anima della fiera. In quanto lavoratori, sono sempre stati tutelati e posti in testa rispetto alla gerarchia delle priorità aziendali. Infatti, non risulta vero quanto affermano taluni consiglieri comunali vittoriesi, veri e propri personaggi in cerca d’autore. Secondo costoro i dipendenti dovrebbero ricevere tre mensilità. Questo è falso. I lavoratori della Fiera Emaia devono percepire solo lo stipendio del mese di dicembre 2014”.

Il presidente informa che, “per tornare a vivere in fasti di un tempo, l’ente fieristico ha in cantiere un piano di rilancio pianificato per il 2015”. Ma Denaro rende noto che, “è venuto meno il rapporto di fiducia con il direttore dell’ente, Paolo Sbezzo. Mi ritengo non soddisfatto della sua gestione complessiva della fiera. Soprattutto, in relazione all’ultima delicata fase. Il direttore ha assunto una serie di decisioni non in sintonia con la presidenza, creando non pochi imbarazzi”.

Denaro comunica, infine, di aver “deciso di rimettere il proprio mandato nelle mani del sindaco. La decisione è maturata per consentire al primo cittadino di compiere, serenamente, le proprie valutazioni di carattere amministrativo. Non solo. A differenza di taluni consiglieri, che oggi si ergono a giudici improbabili, voglio dimostrare di non essere incollato alla poltrona. Costoro infatti, fino a qualche mese fa, avevano manifestato i loro inconfessabili appetiti. Il sottoscritto, a differenza di molti, non è attaccato ad alcuna poltrona. Questa è stata e sarà sempre la mia forza”.