Al New York Times piace molto il Nero d’Avola della vittoriese Arianna Occhipinti

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Il Nero d’Avola della cantina di Arianna Occhipinti apre la lista delle migliori etichette, nel pezzo Peaks and Valleys of Nero d’Avola”, pubblicato dal New York Times da Eric Asimov, critico di vini del quotidiano statunitense.

La notizia è rimbalzata poi sulle pagine on line del Corriere della sera, che celebra il lavoro della giovane imprenditrice vittoriese.

Scrive il sito del quotidiano:

Arianna Occhipinti di nuovo superstar sul New York Times. Tre anni fa il quotidiano aveva celebrato i suoi “vini splendidi e multiformi”, dedicandole poi due pagine di ritratto sul magazine. Arianna ha 31 anni, le sue terre sono a Vittoria, in provincia di Ragusa.
E’ la “Natural woman” del vino italiano, come l’ha definita proprio il New York Times (definizione che è diventata il titolo del suo libro in cui racconta se stessa e i suoi vini naturali).
Ora il tema del quotidiano newyorchese è il Nero d’Avola. Una degustazione di una ventina di bottiglie dalla Sicilia, condotta dal critico del giornale, Eric Asimov. Con un giudizio negativo su alcuni vini definiti troppo pesanti e “costruiti” con quel criterio della potenza che gli americani stanno abbandonando dopo averlo esaltato.

Continua a leggere sulla pagina del Corriere.it.

Nella sua classifica Asimov mette al primo posto il Nero d’Avola Siccagno 2011 di Arianna Occhipinti, seguito da un vino della cooperativa Centopassi, che opera su terre confiscate alla mafia: il Nero d’Avola Argille di Tagghia Via 2012.

Arianna Occhipinti è stata sulla copertina di Freetime Sicilia nel numero di aprile-maggio del 2012, ecco cosa ci aveva raccontato.