A Modica c’è chi vuole già uscire dal Consorzio Turistico. E il consigliere Colombo attacca

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Sul Consorzio turistico di Modica, tanto tuonò che piovve.
Solo martedì 27 gennaio il consigliere comunale del PD, Michele Colombo, aveva ribadito di volere dal sindaco modicano Abbate una relazione circa la programmazione e le spese sostenute dal Consorzio, in merito a una determina per la liquidazione dei 76.356 euro che spetterebbero al Consorzio per il 2014.
Oggi, 28 gennaio, lo stesso Colombo torna sul tema, commentando l’intenzione di alcuni soci di abbandonare il Consorzio, dando seguito alla decisione già formalizzata da un’impresa ricettiva.

Ecco la sua dichiarazione integrale del consigliere Colombo:

La notizia che il Modica Palace Hotel abbia già formalizzato il proprio recesso da socio e che altri si preparino a fare lo stesso è una pessima novità, che però ci dà ragione degli allarmi – evidentemente tutt’altro che infondati – che come consiglieri comunali di opposizione abbiamo lanciato in questi mesi, chiedendo a gran voce al sindaco di ripristinare le garanzie di trasparenza nella modalità di gestione del Consorzio e di spesa dei soldi pubblici che il Comune gli trasferisce.

Leggere dalle parole di un operatore turistico che fino a ieri ha fatto parte del Consorzio cercando di svolgere un ruolo propositivo e costruttivo, che “a caratterizzare il percorso del Consorzio è stato il nulla nella programmazione, il nulla nella gestione, il nulla nel rapporto con i soci” e che “il Consorzio non è stato protagonista di nessuna iniziativa pensata e misurata per innalzare di un punto l’offerta turistica della città“, ci spinge a chiederci ancora una volta come siano stati spesi i 134 mila euro trasferiti finora.

E a chiederci, cosa forse ancor più importante, quale regia abbia guidato per venti mesi il Consorzio: chi è stato ascoltato rispetto agli investimenti necessari per il turismo? Quali proposte sono state valutate e da chi? Secondo quali criteri sono state assunte le decisioni e perché sono state del tutto ignorate le esigenze poste da una fetta importante di operatori?

A questo punto non si tratta più solo di un problema di rendiconti e di bilanci, si tratta della programmazione strategica rispetto alle politiche turistiche che una città come Modica, che ambisce a darsi questo modello di sviluppo, non può permettersi di affidare all’improvvisazione e su cui non può non esserci una direzione chiara e condivisa.

Preannuncio sin d’ora che come consiglieri di opposizione presenteremo a breve la proposta ufficiale di convocazione di una seduta aperta del Consiglio comunale, alla presenza di tutti gli operatori, affinché su questa vicenda venga fatta definitiva chiarezza di fronte alla città.