Tutti i numeri (incoraggianti) del turismo negli Iblei nel 2014: presenze in crescita

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Seguendo i numeri pubblicati dalla rivista Travel no stop, e basati su quanto diffuso dall’ufficio ibleo del Servizio Turistico Regionale, è possibile tracciare un bilancio delle presenze per l’anno che si è da poco chiuso.

Nel 2014 sono ancora calati, secondo il trend del 2013, i turisti italiani (-3,49%), ma si è attenuata la vera e propria emorragia di presenze registrata nel 2013 con un -14,96%.
Per gli italiani, si tratta per lo più di turisti siciliani, con 40.159 arrivi e 112.421 presenze. Seguono i turisti lombardi con 7.888 arrivi e 25.870 presenze e i turisti laziali con 6.708 arrivi e 21.966 presenze.
L’estate, è chiaro, è stata la stagione che ha fatto registrare il picco di arrivi e pernottamenti: segno che il turismo balneare resta quello trainante nell’economia turistica locale.

Guardando ai turisti stranieri, si può dire che gli inglesi preferiscono le strutture a cinque stelle nei mesi meno caldi, marzo/aprile e settembre/ottobre.
I vacanzieri tedeschi preferiscono questa tipologia ricettiva da marzo a giugno. I turisti belgi, come i francesi, preferiscono soggiornare nelle strutture a tre stelle nel periodo aprile/settembre.

Le festività natalizie, poi, hanno portato ancora presenze soprattutto di visitatori italiani che hanno scelto di trascorrere qui, tra Presepi e buona cucina, le loro vacanze di dicembre. “Dal confronto con lo stesso mese del 2013, i turisti italiani passano da 3.541 unità a 4.081 (+540) con un incremento percentuale del 15,25%. I turisti stranieri, invece, sono stati 887, con un incremento di 178 unità. Positivo è soprattutto l’aumento del 29,786% delle presenze sia nel settore alberghiero che extralberghiero”, riporta Travel no stop.

Novembre si conferma il mese di stallo. E se in questi mesi invernali la fanno da padroni gli italiani, tra gli stranieri i più presenti nella Sicilia sud orientale sono gli americani (141 turisti americani seguiti da 73 turisti tedeschi, 67 giapponesi, 66 francesi, 62 britannici e altrettanti spagnoli). Quasi annullato invece il flusso turistico di provenienza scandinava.

Altri dati sulla ricettività pubblicati: “Nel 2014 i posti letto disponibili sono stati 8.922 per 233 strutture ricettive. Il tasso di occupazione dei posti letto annuale è stato del 19,76% mentre la permanenza media annuale è stata di 3,86 notti.
Gli hotel a cinque stelle hanno registrato un buon indice di occupazione dei posti letto per anno, al 38,37% con una permanenza media di 5,35 notti”.

Guardando poi ai valori assoluti: “È la Francia il primo bacino di provenienza di turisti, con 21.701 arrivi e 158.892 presenze, ma la performance migliore, così come nel 2013, è degli svizzeri, che hanno incrementato sia gli arrivi (da 3.322 del 2013 a 4.492) che le presenze (da 24.872 a 25.531). Seguono gli americani, da 4.019 a 5.154 arrivi e 12.394 presenze, i belgi, i tedeschi, gli inglesi”.
E la rivista di settore ci sorprende con un dato inaspettato: “Un mercato interessante continua ad essere quello degli israeliani che, con 1.938 arrivi e 13.066 presenze, mostrano un interesse crescente di anno in anno verso il territorio ragusano“. Dati confortanti, che richiedono al territorio le giuste risposte in termini di ricettività.