L’Antimafia a Ragusa: “Qui per non lasciare soli chi si batte contro la criminalità organizzata”

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Sono state audizioni. Quindi, lunghe ore di ascolto, apprendimento e informazione.
Dalle 15.00 fino alle 20.00 di giovedì 5 marzo, i componenti della Commissione parlamentare Antimafia, presieduta da Rosy Bindi, (con a fianco – tra gli altri – Claudio Fava, Rosaria Capacchione, Andrea Vecchio, Angelo Attaguile, Salvatore Torrisi) sono o rimasti chiusi nel salone della Prefettura di Ragusa a far domande e, soprattutto, ad ascoltare.

Ascoltare cosa? “Nessun territorio è immune o impermeabile alle infiltrazioni della criminalità organizzata. La Sicilia non è più quella di 30 anni fa, fortunatamente, e il 90% dei boss mafiosi di allora è in carcere. Ma ci sono dei fenomeni che vanno presi in seria considerazione. Con la mafia non bisogna mai abbassare la guardia“, ha commentato il vicepresidente Fava, a conclusione della conferenza stampa.

E i fenomeni, in provincia di Ragusa, sono quelli che la cronaca ha raccontato nelle settimane scorse: l’omicidio Brandimarte di metà dicembre 2014 a Vittoria; l’interrogazione parlamentare del senatore del PD Beppe Lumia; il caso Scicli sul quale si attende che il Ministero dell’Interno, prenda una decisione sullo scioglimento o meno del Comune: “Su Scicli ora tocca ad Alfano decidere. Con l’invio al Viminale della relazione del Prefetto Vardè, l’iter a Ragusa è concluso”, ha commentato Bindi.

La giornata della Commissione è cominciata a Vittoria. A due mesi dall’invito ricevuto dal sindaco Giuseppe Nicosia, la Commissione ha fatto tappa in città, in mattinata. “Sì”, ha detto Rosy Bindi in conferenza stampa: “Abbiamo trattato con dovizia di particolari il caso Vittoria e un po’ anche quello di Scicli. L’idea che ci siamo fatti è di proporre all’ufficio di Presidenza, al Governo e ai Ministeri competenti la possibilità di aiutare tutti coloro che combattono la mafia con forza e trasparenza. La Commissione si farà carico anche di proporre l’aumento di forze dell’ordine, laddove la richiesta ci convinca, come nel caso di Vittoria”.

Ecco Vittoria. La città ipparina è stata al centro della lunga audizione del sindaco Nicosia e, molto probabilmente, anche di quella – ancor più lunga – dei componenti del Comitato per l’ordine pubblico, guidai dal Prefetto Annunziato Vardè.
Non ha voluto dire molto Bindi su questo punto. Neanche sull’omicidio Brandimarte, sul quale la presidente ha tagliato corto: “Non abbiamo risposte da dare. Anzi, siamo qui per apprendere notizie e fare domande”.

Alla domanda sull’associazione a delinquere finalizzata alla immigrazione clandestina, il dramma del momento in provincia di Ragusa, la presidente della Commissione ha risposto che durante l’audizione che ci sarà a Siracusa affronterà anche questo problema.
Un’ultima battuta Bindi la dedica alla corruzione: “Ribadisco quanto detto dal il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti: la corruzione è l’arma che la mafia utilizza in maniera principale, quindi auspico che tutte le norme anticorruzione siano le più rigorose“.