Nelle mani di Alfano. La città di Scicli è in attesa della decisione del Ministero

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“La provincia di Ragusa è solo una delle tre tappe che la Commissione parlamentare antimafia fa in Sicilia, insieme a Caltanissetta e Siracusa. E anche se questo argomento ci tocca da vicino alla luce della dolorosa situazione che stiamo vivendo nella città di Scicli, dobbiamo avere chiaro che questa presenza non porta novità né in positivo né in negativo, dato che com’è noto il Ministero dell’Interno non si è ancora espresso sull’eventualità dello scioglimento del Comune“.
La senatrice del Pd Venerina Padua – che ieri era fuori sede per altri impegni istituzionali per cui non ha seguito, la visita di Rosy Bindi in provincia – sul caso Scicli tende – come sempre ha fatto in questi mesi – alla misura e alla prudenza: “A nessuno di noi è dato sapere nulla circa l’orientamento del Ministero. La Commissione è in Sicilia per una fotografia complessiva dei rischi legati alla presenza e alle infiltrazioni mafiose, ma l’esito dell’immagine lo avremo solo dopo che sarà stata scattata, non prima”.

Più si fa attendere, tuttavia, la decisione del Ministero dell’Interno sull’eventuale provvedimento di scioglimento del Comune di Scicli, oramai che il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè dovrebbe aver inoltrato la propria relazione, alla conclusione del lavoro della Commissione per l’accesso agli atti che si è insediata lo scorso luglio, più cresce la preoccupazione e soprattutto resta lontana qualunque ipotesi di campagna elettorale, nonostante potenzialmente le elezioni potrebbero svolgersi fra tre o quattro mesi.

“Com’è noto questa procedura è in corso, al pari del lavoro della magistratura antimafia di Catania, per cui non ci resta che avere rispetto del lavoro degli organismi competenti e aspettare”, commenta pure il deputato nazionale Nino Minardo.
Ma non c’è dubbio che di nuovo ieri, ancora una volta, di Scicli si è parlato come di una città con un forte rischio di presenza e infiltrazione malavitosa. “Su questo”, commenta ancora Minardo: “ho avuto modo di esprimermi più di una volta. Scicli è una città di persone per bene, che in questi anni ha conosciuto una crescita, sopratutto sotto il profilo turistico, meritatissima. Compito di ognuno di noi è evitare che si continui a dare un’immagine distorta della città: le mele marce sono ovunque e magari saranno pure a Scicli, ma non per questo la si può definire una città mafiosa”.
“Personalmente”, conclude Minardo: “auspico che si vada a nuove elezioni e che il Comune possa tornare ad avere una guida amministrativa, oltre al fatto che si faccia definitiva chiarezza sulla vicenda”.

“Dobbiamo far sì” commenta anche il deputato regionale dell’Udc sciclitano Orazio Ragusa: “che il futuro di Scicli venga sgomberato da tutto questo. Siamo speranzosi e ottimisti che questo possa accadere, perché noi sappiamo cos’è veramente questa città: un luogo di cittadini onesti, che pagano le tasse e si dedicano al lavoro e la famiglia. Per questo, possiamo solo aspettare il responso del Ministero, ma con la speranza che il Comune non venga sciolto e che questa così grande penalizzazione venga evitata alla città. Auspico che presto la città possa invece tornare a esprimersi in modo democratico e ad eleggere un sindaco che possa governarla nel migliore dei modi, recuperando quelle possibilità di investimento e di prospettive di sviluppo che chiaramente sono state frenate”.