A Ragusa il prossimo fine settimana due momenti dedicati alla speleologia

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Un atto dovuto di riconoscenza e omaggio nei riguardi di un territorio che, nel corso di quattro decenni di ininterrotta attività del Centro ibleo, ha donato indimenticabili avventure esplorative in diverse occasioni, coronate da importanti se non addirittura eccezionali scoperte, sia per gli aspetti speleologici che per quelli scientifici.

E’ questo lo spirito dell’iniziativa promossa dal Cirs, il Centro ibleo di ricerche speleo-idrogeologiche di Ragusa, nell’ambito della manifestazione “Territorio zero festival” in programma sabato 14 e domenica 15 marzo in collaborazione con il Comune e con la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali.

Le gole del diavolo

In particolare, il Cirs ha programmato l’evento, con il sostegno della ditta Calogero Costruzioni Srl di Comiso, denominato “I geositi carsici iblei fra natura e storia” che contempla due momenti. Il primo, sabato, sarà caratterizzato da una escursione alla grotta di Mastro Carmine e alle gole della Stretta, a cui si potrà partecipare semplicemente chiamando il 320.1898150. Il secondo, domenica mattina, a partire dalle 9, sarà un convegno all’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ibla che affronterà l’analisi dei siti dal punto di vista scientifico con la presenza di personalità di richiamo.

“In questo scenario ibleo, carsico, paesaggistico e naturalistico, fra i più seducenti della Sicilia e del contesto peri-mediterraneo”, dice il presidente del Cirs Ragusa, Rosario Ruggieri: “abbiamo voluto chiamare a raccolta sia gli amici di sempre che quelli che ci auguriamo lo diventeranno nel corso di questa condivisa avventura, per uno scambio di esperienze e conoscenze, maturate nel proprio ambito di ricerca e attività professionale, su un tema, quello dei geositi, intesi quali beni geologico-geomorfologici di particolare pregio scientifico e ambientale di un territorio in questi ultimi anni trattato con interesse sempre più crescente”.

Speleologi in azione alle gole della stretta

“Nello specifico, essendo il contesto di riferimento l’area carsica iblea, gli argomenti delle relazioni tratteranno di geositi carsici sia in quanto riconducibili a singolarità morfocarsiche, superficiali o ipogee, sia considerati come scenari, puntuali o areali, di importanza storica, archeologica, paleontologica o geologica in generale. Il convegno si prefigge, inoltre, la trattazione di temi particolari concernenti la valorizzazione del patrimonio carsico, ai fini di una sua conservazione e tutela, quale elemento peculiare di geodiversità di un territorio, sotto il profilo geologico, geomorfologico e idrologico”.

Ruggieri spiega, inoltre, che: “l’evento intende porre in risalto, attraverso la presentazione di lavori e interventi, come la geoconservazione debba opportunamente coniugarsi con azioni di sensibilizzazione e di conoscenza attraverso programmi di richiamo culturale, didattico e di fruizione che pongano nella giusta luce l’importanza e il significato di queste singolarità naturali, rilevanti testimonianze di processi geologici della storia della Terra”.