Scoperto durante un furto, scappa in auto e si schianta. Ѐ successo ad Acate

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Un rumeno di 20 anni è stato scoperto dai Carabinieri mentre, in compagnia di due complici che sono riusciti a far perdere le proprie tracce, tentava di rubare del rame da un impianto fotovoltaico di Acate. Ne è nato un inseguimento finito con il giovane che, in piazza Matteotti, si è schiantato con l’auto, tra l’altro risultata rubata.

Ora è in carcere a Ragusa, come spiegano i Militari della compagnia di Vittoria in questo comunicato.

Alle prime luci dell’alba di oggi, ad Acate, in Contrada Pizzo di Rizzo, i militari dell’Aliquota Radiomobile, impiegati nel pattugliamento delle aree rurali, hanno sorpreso un rumeno di 20 anni che, assieme ad altri due complici in fase di identificazione, cercava di trafugare del rame da un impianto fotovoltaico. Alla vista dei militari, mentre i due scappavano a piedi per la campagne limitrofe, il 20enne ha tentato la fuga alla guida di un Fiat Doblò. Ne è nato un rocambolesco inseguimento fino a Piazza Matteotti, dove, nei pressi del noto monumento, il rumeno si è andato a schiantare con il veicolo.  Trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vittoria, al giovane, che guidava anche senza patente, è stato riscontrato un trauma facciale con ferite varie, giudicate guaribili in 10 gg. Il mezzo utilizzato, risultato oggetto di furto denunciato lo scorso 7 aprile presso la Stazione CC di Polizzi Generosa (PA), è stato sottoposto a sequestro per i rilievi del caso: al suo interno sono stati trovati attrezzi da scasso usati dalla banda per penetrare nell’impianto fotovoltaico e trafugare il rame dalle condutture, il tutto ovviamente sequestrato. Il rumeno è stato quindi tratto in arresto e condotto presso la caserma di via Garibaldi dove, al termine delle formalità di rito, è stato successivamente ristretto presso la Casa Circondariale di Ragusa, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale ibleo, dottor Rota, dinanzi al quale dovrà rispondere dei reati di tentato furto aggravato in concorso, ricettazione, resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e possesso ingiustificato di grimaldelli, oltre che di guida senza patente.

Le indagini, tuttora in corso, sono suscettibili di ulteriori sviluppi: gli inquirenti stanno vagliando le informazioni acquisite e il modus operandi dei tre per risalire ai furti di rame, a danni di privati e di istituti pubblici, che hanno interessato nelle ultime settimane non solo l’ipparino ma tutta la provincia.