Le note dei più grandi maestri del jazz mondiale pronte ad alzarsi nel cielo di Vittoria

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Prendete 4 fine settimana del mese di giugno, dal 6 al 28; aggiungeteci le suggestive bellezze del centro storico di Vittoria, con l’ex castello, i Magazzini del Conte, via Cavour e Piazza Henriquez; miscelate il tutto con le note dei più grandi maestri del jazz internazionale, e statunitense nello specifico, che si innalzano in un cielo di inizio estate e avrete la ricetta perfetta del Vittoria Jazz Festival, Music and Cerasuolo Wine.

Giunto all’ottava edizione, grazie alla sapiente direzione artistica di Francesco Cafiso, il Festival, presentato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Iacono, ha ormai raggiunto livelli veramente altissimi tanto da spingere il presidente di Sicily Jazz Music, Emanuele Garrasi, ad una riflessione:

Qualche anno fa ci eravamo prefissati di crescere e siamo riusciti a portare a Vittoria qualcosa di più dell’eccellenza, delle vere leggende. Mi preoccupa un po’, però, il fratto che attorno a questa rassegna si stiano creando aspettative sempre più alte, sentiamo il peso e la responsabilità e forse è arrivato il momento di aprirci a nuove collaborazioni e contributi, tanto in termini economici quanto organizzativi.

Garrasi ha poi spiegato che, con il Jazz Festival, torneranno anche “Effetto arte”, che mette insieme tutte le iniziative parallele finalizzate alla promozione del territorio con degustazioni, jam session, jazz club e l’apertura di gallerie e botteghe artigianali ad impreziosire il centro storico vittoriese. Tornano anche la jazz school, affidata come sempre al Maestro Carlo Cattano, e il Vittoria Rotary Jazz Award.

Ad elencare i nomi dei grandi artisti che renderanno storica questa edizione del Festival è stato poi Francesco Cafiso. Dalla Conturband, alla quale sarà affidata l’apertura, a Ron Carter, dal Giovanni Amato Quartet ad Alfredo Rodriguez e Andrea Gomellini, dal Kurt Rosenwinkel Quartet al Lee Konitz Quartet per finire con lo stesso Cafiso che, come da tradizione, salirà sul palco per chiudere in bellezza. Quest’anno, ovviamente, con il progetto “La banda”, dedicato alla nascita e all’evoluzione del genere jazz e che fa parte del suo album “3” pubblicato di recente.

Se le note e tragicomiche vicende del cluster bio mediterraneo, che rischia già di abbassare la saracinesca, lo permetteranno, inoltre, anche l’Expo di Milano fungerà da vetrina per il Vittoria Jazz Festival 2015. Francesco Cafiso, infatti, dovrebbe tenervi un concerto il 30 maggio.

“Ѐ un calendario straordinario quello che si è riusciti a mettere su, e ne sono entusiasta” ha dichiarato il primo cittadino, Giuseppe Nicosia. “Conoscendo la professionalità e la serietà di chi vi ha lavorato, comunque – ha aggiunto – non avevo dubbi, anche perché il presidente Garrasi e Francesco Cafiso hanno iniziato a spendersi per questa ottava edizione già subito dopo la fine della settima. Essendo questo il mio ultimo Vittoria Jazz Festival da sindaco – ha concluso Nicosia – non posso che essere soddisfatto, perché siamo nati quasi insieme e l’ho visto crescere sempre di più fino a rappresentare il momento migliore in cui la città si ritrova, si riappropria di se stessa e si riscopre”.

Cuore del Festival, come detto e com’è noto, sarà Piazza Henriquez. Di recente, però, anche quell’area è stata presa di mira dai vandali. E allora la domanda sorge spontanea? La città, e soprattutto quella parte storica, è pronta per accogliere questo grandissimo evento? “La zona di Piazza Henriquez, rispetto al passato, è stata recuperata, e poiché vi si svolgono numerose attività gli atti vandalici sono diminuiti” ha detto il sindaco Nicosia. “Più noi avanziamo, occupiamo le sedi e le facciamo funzionare, più loro regrediscono. La risposta in termini di controlli spetta, ovviamente, alle forze dell’ordine ma il miglior rimedioha concluso – resta l’educazione sociale e culturale e questo festival intende agire esattamente in tale direzione”.