Trivelle a Ragusa, per i consiglieri di Forza Italia si è perso solo tempo

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I consiglieri del gruppo di Forza Italia a Ragusa Maurizio Tumino, Giorgio MirabellaGiuseppe Lo Destro, tuonano contro l’amministrazione Piccitto, alla luce dell’ok alle trivelle.

I tre rappresentanti del civico consesso rimproverano, nello specifico, non la decisione, ma il fatto che si sia “inutilmente atteso un anno e mezzo per poi procedere così come previsto dal dispositivo normativo”.

Queste le loro dichiarazioni congiunte:

Da subito, senza esitazione alcuna, la scorsa settimana abbiamo affiancato la protesta dei lavoratori coinvolti in questa annosa vicenda, trecento in tutto, per sostenere la loro, legittima, battaglia, dinnanzi l’attesa di un provvedimento che è tardato per oltre un anno e mezzo, senza alcuna giustificazione comprensibile. Abbiamo più volte detto a chi di dovere che una cosa è l’ideologia, condivisibile o meno, un’altra amministrare un territorio. In questo secondo caso, non ci si può ergere a paladini di idee e linee guida, ma si devono soltanto applicare le norme e non farle. Oggi, grazie alle nostre sollecitazioni e alla pervicacia dei lavoratori, finalmente si è ottenuto un pronunciamento rispettoso delle leggi. Giudichiamo specioso l’atteggiamento avuto sinora dall’Amministrazione e lo riteniamo direttamente riconducibile ad una connotazione politica legata alla tornata elettorale appena consumata. E’ innegabile la circostanza che a poche ore dall’esito delle urne registrato a Gela e ad Augusta, con la vittoria del Movimento Cinque Stelle, sia giunto il pronunciamento tanto atteso. Oggi finalmente è stata ripristinata la verità su ciò che professiamo da un anno e mezzo, si è proceduto alla salvaguardia dei livelli occupazionali e finalmente si è data una risposta a trecento lavoratori e dunque ad altrettante famiglie che hanno vissuto per diciotto mesi con una spada di Damocle sulla testa per non si sa bene quale motivazione effettiva, se alla fine si è ottenuto un pronunciamento conforme a quello che sarebbe sempre dovuto essere. Ci auguriamo, infine, che tutto ciò possa essere da lezione. Non ci si può innamorare delle proprie idee quando si amministra un territorio.