Modica, scontro istituzionale tra Abbate e Garaffa. E il bilancio attende l’approvazione

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Al Comune di Modica la crisi politico-istituzionale che vede il presidente del Consiglio Roberto Garaffa e il sindaco Ignazio Abbate ormai radicalmente l’un contro l’altro armati, si intreccia con le scadenze amministrative e, in particolare, con la necessità di portare quanto prima in Consiglio il conto consuntivo 2014 e il bilancio di previsione 2015.
La mancata ri-approvazione del Consuntivo in Giunta e dunque la mancata trasmissione alla Presidenza del Consiglio, che impedisce a Garaffa di fissare il calendario delle sedute, è diventata nei giorni scorsi l’ultimo terreno di scontro, dopo il caso riguardante il depuratore.
Il rischio di commissariamento, dato che la scadenza per l’approvazione del consuntivo era al 30 aprile scorso, è stato ribadito anche dal consigliere comunale del Pd Ivana Castello, ma l’amministrazione e i consiglieri di maggioranza al Comune di Modica replicano a entrambi, accusandoli di aver “cambiato idea” improvvisamente, dato che il rinvio a settembre era stato concordato nell’ultima conferenza dei capigruppo, che si è riunita a fine luglio alla presenza dell’assessore al Bilancio Enzo Giannone e del Collegio dei Revisori dei Conti.

Come e perchè abbiano cambiato idea è un mistero”, scrivono in una nota congiunta l’assessore Giannone e i consiglieri che sostengono Abbate: “Crediamo che gli interventi di Garaffa e Castello siano per lo più frutto di una grande confusione. La stessa che regna nella Regione, governata dal PD, dove un cambio legislativo fatto al volo ha di fatto costretto i comuni siciliani a procedere al riaccertamento straordinario dei residui. Senza questo dietro front della Regione saremmo stati già pronti per chiudere il rendiconto”.

Appena i dirigenti completeranno questo adempimento obbligatorio, gravoso e lungo – rassicura Giannone – la giunta ne prenderà atto immediatamente. Ci attiveremo subito per chiudere la vicenda”.

I consiglieri di maggioranza, invece, colgono la palla al balzo per continuare a chiedere le dimissioni del presidente Garaffa: “È chiaro che nell’atteggiamento del presidente del consiglio comunale si notano molta confusione, ambiguità e incoerenza. Una settimana dice una cosa, quella dopo, un’altra e minaccia non precisate azioni eclatanti con le autorità competenti”.

 

 

[Fonte La Sicilia]