Caso Scicli. L’onorevole Orazio Ragusa annuncia “dichiarazioni importanti”

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In questi mesi non gli è capitato spesso di parlare del caso Scicli se non quando, interpellato, ha chiarito il proprio punto di vista sulla necessità di evitare lo scioglimento del Comune di Scicli, a maggior ragione dopo le dimissioni dell’ex sindaco Susino, per lasciare alla città l’opportunità di una guida democratica.

Ma solo stamattina al deputato regionale dell’Udc Orazio Ragusa toccherà dire per esteso che cosa ne pensa di tutta questa vicenda, se in qualche modo lo scioglimento si sarebbe davvero potuto evitare, perché non sta sostenendo il ricorso al Tar presentato da alcuni ex amministratori e consiglieri comunali.

Ragusa pare sia stato chiamato in causa da quello che lui stesso definisce un “volantinaggio selvaggio e denigratorio” a proposito del suo presunto silenzio sulla vicenda, per questo ha convocato una conferenza stampa per questa mattina alle 11.15 alla Scuola regionale di sport di via Magna Grecia a Ragusa, per “dare comunicazioni importanti”, alla presenza del segretario provinciale Udc Ragusa, Pinuccio Lavima.

Nei giorni scorsi erano anche comparsi dei manifesti in città, che poi sono stati staccati, frutto dell’assemblea cittadina che si era svolta la scorsa settimana a proposito dell’aumento delle tasse stabilito dalla triade commissariale che guida il Comune: anche in questo caso e attraverso questo mezzo i promotori hanno chiesto alla senatrice Venerina Padua ed all’onorevole Ragusaperché stanno ancora in silenzio sulla questione dello scioglimento”.

Contro i promotori di quell’assemblea e del manifesto, aveva scritto nei giorni scorsi anche il segretario cittadino del Pd Armando Cannata:

“Prima lotta agli sprechi ed all’evasione, dopo si discute se e quanto aumentare le tasse. Questo, alternativamente, sostenevano i cosiddetti responsabili già un anno fa, quando la maggioranza consiliare dell’ultima Giunta Susino ha approvato l’aumento della TASI al massimo e la TARI per 4,8 milioni di euro. E ciò va ribadito oggi che i livelli di tassazione applicati sono pari a quelli di un Comune in dissesto, circostanza amministrativa geneticamente riconducibile all’operare di Amministratori del recente e remoto passato, che hanno nomi e cognomi e appartenenze politiche precise. Sono tra questi – sostiene Cannata – che oggi auspicherebbero mantenere un anonimato, quanti pensano di fare critica politica (che nel caso specifico definirei becero populismo demagogico) distribuendo volantini contro l’aumento di tasse senza avere il coraggio di firmarli?”.

In ogni caso il Pd ha chiesto ai commissari “un incontro immediato per poter far luce sulla vicenda rischio dissesto di bilancio. E ci attiveremo – conclude Cannata perché i fatti possano essere al più presto chiariti in seduta pubblica, alla presenza dei Commissari e di tutte le rappresentanze politiche”.

[Fonte La Sicilia]