Ragusani nel fondo, dalle aste giudiziarie alle trivellazioni. Premi a chi ‘resiste’

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Ragusani nel fondo

L’edizione 2015, la settima, di Ragusani nel Fondo, è stata dedicata al popolo curdo e ai cittadini di Kobane.

Kobane e i suoi abitanti di etnia curda – spiegano i promotori del Premio – rappresentano sul piano internazionale chi oggi si batte per una società migliore, libera dall’oppressione capitalista e dall’oppressione religiosa che genera mostri come l’isis. A loro va la solidarietà attiva di tutti i cittadini ragusani che hanno partecipato alla nostra manifestazione”.

Durante la serata, tutti i soldi raccolti sono serviti a finanziare uno dei tre progetti in corso per la città di Kobane, cioè la “Ricostruzione della Casa delle Donne”, la “Ricostruzione della scuola” intestata ad Antonio Gramsci e la formazione del personale medico e sostegno delle attività sanitarie. L’iniziativa si è tenuta alla Rotonda Maria Occhipinti, a Ragusa.

A fare un resoconto della serata sono gli stessi promotori dell’evento.

Abbiamo iniziato la serata parlando di trivellazioni, un dibattito, moderato da Daniela Pappalardo del comitato No Triv Ibleo a cui hanno partecipato Claudio Conti di Legambiente e Marco Castrogiovanni del comitato No Triv Licata. Dai relatori è arrivata forte la critica all’amministrazione comunale a 5 stelle che ha rinunciato a fare ricorso contro le nuove trivellazioni sul nostro territorio. Il comitato No Triv Ibleo nei prossimi mesi sarà impegnato a dar vita ad una grande battaglia popolare contro le trivellazioni anche nella nostra città. Dopo il dibattito è iniziata la cena sociale preparata grazie al contributo culinario di vari cittadini oltre ai soliti membri del comitato organizzatore”.

Dopo una breve esibizione del duo “I fratelli la strada”, che hanno eseguito gli intermezzi musicali per tutta la durata della manifestazione, si è iniziato con la premiazione.

Il primo premio intitolato “contro le barriere” è stato introdotto da un cortometraggio realizzato da Giuseppe Firrincieli dal titolo “Normo Barriere” , un video che racconta le difficoltà, a volte insormontabili, per i cittadini ragusani disabili nell’eseguire normali azioni quotidiane. Un video denuncia sulle barriere architettoniche e culturali presenti nella nostra città.

Il premio è stato consegnato a Giorgio Pluchino e Francesca Cavalieri che da anni si battono assieme a tanti altri per vedere riconosciuti i diritti delle persone disabili.

Il secondo premio intitolato “diritto alla casa” è stato introdotto da Marcello Guastella che ha evidenziato come il sistema delle aste giudiziarie, “grazie a questo sistema economico contemporaneo, colpisce chi chiede dei prestiti in banca e, se non è in grado di assolvere ai propri debiti, rischia di perdere la casa di proprietà”. Nel nostro territorio una famiglia su 25 è interessata al problema “ed è lasciata sola dalle istituzioni”.

Il terzo premio intitolato “Contro la discriminazione dei ragazzi che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica a scuola” ha visto la presentazione di Massimo Maiurana dell’associazione Uaar Ragusa. Hanno ritirato il premio a nome di tutti gli studenti che non vogliono piu’ frequentare questi corsi due liceali ragusani: Simone e Blanca.

Il quarto premio intitolato “Ragusani indignati dal Museo ‘Italia in Africa’ nei locali del Comune di Ragusa”. Il premio è stato presentato da Pippo Gurrieri che ha ricordato come l’amministrazione 5 stelle aveva promesso sia in campagna elettorale che subito dopo di chiudere questo museo. Il premio è stato ritirato da Aldo Piccitto componente del comitato cittadino che si batte per la chiusura del museo che ha ricordato come la funzione di un museo storico sia quella di ricordare e far conoscere pagine di storia, appunto, e non quella di fare apologia del fascismo.

Infine il quinto premio intitolato “Contro la Buona scuola- gli insegnanti costretti da una legge a migrare” è stato introdotto da Michele Mililli che ha voluto ricordare come in tutta Italia continua la battaglia contro la legge voluta dal governo Renzi e dal partito democratico con la costituzione di comitati di lotta in tutte le città. Mililli ha anche voluto ricordare come questa battaglia sia da collegare alle altre battaglie “contro il job act e tutte le leggi reazionarie che il governo Renzi sta mettendo in atto”. Il premio è stato ritirato da Andrea Alicata che ha dedicato il premio a tutti gli insegnanti costretti ad emigrare al Nord grazie a questa legge scellerata

La serata si è conclusa con il concerto del gruppo ragusano “Kaleido”.