La Corte dei Conti ‘salva’ Modica, ma con prescrizioni. Abbate festeggia il dissesto scampato

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Modica, la Corte dei Conti approva il piano con prescrizioni

Approvato. Con prescrizioni, certo, ma approvato. Basta questa parola, scritta nella deliberazione della Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Sicilia che porta la data del 7 ottobre, per decretare che il Comune di Modica è definitivamente fuori dal pericolo di dissesto finanziario che ha corso per almeno otto anni.

Ci sono voluti due anni, nove mesi e otto giorni per raggiungere questo risultato relativo al Piano di riequilibrio pluriennale, procedura a cui fece ricorso nell’ottobre 2012 l’allora Amministrazione Buscema proprio per allontanarsi da quella spada di Damocle e che fu poi formalizzata con l’approvazione della prima stesura da parte del Consiglio comunale il 30 dicembre 2012.

L’Amministrazione Abbate, insediata nel luglio 2013, ha lavorato alle rimodulazioni e alle integrazioni che sono state necessarie fino al settembre scorso, quando la Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali al Ministero dell’Interno ha evidenziato le criticità che il Piano ancora riportava e la Corte dei Conti ha fatto richiesta degli ultimi approfondimenti.

“Oggi festeggiamo un passaggio importante per la storia di questa città, che certifica la bontà del lavoro che abbiamo fatto fino a ieri”, ha commentato questa mattina il sindaco Ignazio Abbate nella conferenza stampa con cui ha dato l’annuncio ufficiale del buon esito della pratica, di cui si era già avuta notizia ieri sera, dopo l’audizione dell’Amministrazione dinanzi ai giudici contabili: “Insieme all’assessore Giannone abbiamo ancora una volta fatto presente l’excursus storico della situazione finanziaria del Comune e le misure da noi adottate dal momento del nostro insediamento, con particolare rilievo alla procedura di prepensionamento per 79 dipendenti, volta a ottenere un considerevole risparmio sulla spesa per il personale”.

Nel merito delle prescrizioni della Corte si dovrà certamente entrare appena arriverà il testo completo della deliberazione: lì si saprà a quali ulteriori misure dovrà attenersi l’Amministrazione, stavolta sotto un controllo ancor più rigido della Corte, che monitorerà l’attuazione del piano ogni sei mesi. 

“Ma ad ogni modo – ha commentato il sindaco Abbate, che pure ha preferito astenersi dal dilungarsi sulle valutazioni politiche del caso – abbiamo avuto ragione noi rispetto a chi ci è stato contro, dando su questo Piano valutazioni sia sotto il profilo politico, sia sotto il profilo tecnico. Adesso si va avanti, finalmente con maggiore serenità”.