Antonio Pioletti lascia l’Università. Fondò Lingue con sedi a Ragusa e Catania

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Antonio Pioletti lascia l'Università

Antonio Pioletti, da vent’anni professore Ordinario di Filologia romanza presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, lascia l’insegnamento attivo.

E’ stato Pro Rettore e Preside fondatore della Facoltà di Lingue e Letterature straniere con sede a Catania e Ragusa.

Nel 2010, quando sorse la querelle sulla chiusura della sede catanese della Facoltà, Pioletti intervenne in maniera decisa al motto: “Qui non si smantella”. Chiarì che Ragusa e Catania rappresentavano un tutt’uno, ma con diverse specializzazioni.

A distanza di anni, ha confermato il suo giudizio critico nei confronti di alcune scelte operate dal Consorzio universitario ibleo, come quella di aprire Medicina a Ragusa pur non essendoci i reparti ospedalieri attrezzati per la formazione dei futuri medici.

Docente molto apprezzato dagli studenti, ha un lungo curriculum accademico.

 

Ha rivolto le sue ricerche negli ambiti della letteratura francese medievale, della letteratura italiana delle origini, della teoria della letteratura e della comparatistica. In riferimento al primo ambito, per riferirsi solo ai lavori principali, ha preso in esame la produzione romanzesca ed epica: nel volume “Forme del racconto arturiano” si è occupato dei rapporti fra quattro testi (il gallese “Peredur”, il “Perceval” di Chrétien de Troyes, “Le Bel Inconnu” di Renaut de Beaujeu, il “Carduino”). Ha curato la riedizione con traduzione de “Le Bel Inconnu”, ha ricostruito in un volume la ricezione del “Floire et Blancheflor” e ha innovato gli studi sull’Apollonio di Tiro proponendo un’interpretazione originale della sua struttura e del suo significato, nonché della sua ricezione in area romanza. Fra i testi epici ha analizzato il “Raoul de Cambrai e il testo parodico e atipico del “Pèlerinage Charlemagne”.

Ha ricostruito momenti significativi della diffusione della materia arturiana in Italia. Dal 1990 si occupa dei rapporti intercorsi fra Oriente e Occidente nell’ambito della produzione letteraria proponendone una nuova lettura. Negli anni più recenti si è occupato dell’analisi del cronotopo letterario.

Dirige la Collana “Medioevo romanzo e orientale” e i “Quaderni di Medioevo Romanzo e orientale” editi da Rubbettino Editore; è condirettore delle riviste “Le forme e la storia” e “Critica del testo”.

È stato Presidente della Società Italiana di Filologia Romanza.