Proclamati i vincitori di Caffè Letterario e Fuori Fuoco Moak

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Proclamati i vincitori dell’edizione 2015 di Caffè Letterario e Fuori Fuoco, i due concorsi ideati da Caffè Moak con l’intento di promuovere giovani scrittori e fotografi del panorama nazionale ed internazionale.

Sabato, il cuore della produzione dell’azienda siciliana ha ospitato, sotto la conduzione della bravissima Paola Maugeri, la serata di Premiazione dei due eventi, dove l’arte della fotografia e della scrittura si sono unite sotto un unico denominatore: il caffè. Ad aprire il sipario la proclamazione dei vincitori della XIV edizione dello storico Caffè Letterario Moak. La musica ricercata della giovane band siciliana VeiveCura e le letture dell’attore modicano Alessandro Romano, hanno saputo trascinare il pubblico nel mondo dei racconti premiati. La giuria – presieduta dallo scrittore Mauro Covacich, 2° classificato al Premio Strega 2015, gli scrittori Gianluca Morozzi e Guido Conti, Enza Campino, responsabile della rubrica “parola di libraio” del Il Sole 24 Ore ed Elena Stancanelli, scrittrice e giornalista di fama nazionale – non avuto alcun dubbio su a chi assegnare il primo premio: con il racconto “Come nascono gli imperi” alla giovane palermitana Ilenia Maria Calafiore “per la capacità – si legge nella motivazione – di utilizzare il tema del caffè facendone il perno narrativo del racconto”.

Come la scrittura, allo stesso modo la fotografia – ha sottolineato il maestro Denis Curti, presidente di giuria di Fuori Fuoco – riesce a raccontare il mondo e a fare memoria, facendoci vedere quello che non riusciamo a percepire con gli occhi. Ed è ciò che ha saputo fare il vincitore della II edizione di Fuori Fuoco, Edoardo Seminara, palermitano, con l’opera “Immobile”, “raccontando – questa la motivazione della giuria – una grande storia fotografica di grande coerenza stilistica”.

A consegnare i premi (ciascuno del valore di 1500 euro) ai due vincitori, il presidente e fondatore di Caffè Moak Giovanni Spadola e la moglie Livia. Sul podio di Fuori Fuoco, la giuria di Curti – composta dai fotografi Massimo Siragusa (Contrasto) e Tony Gentile (Reuters), Ginette Caron (designer grafico e membro di Aiap) e Marco Lentini (grafico Moak) – ha premiato anche il 2° classificato Gianluca Bevacqua con l’opera fotografica “Fondi di caffè”, mentre il terzo premio è andato a Lorenzo Cicconi Massi, con gli scatti “Ricordi di famiglia” .

I portfolio delle opere vincitrici di Fuori Fuoco saranno pubblicati sulla rivista nazionale “Il Fotografo” e divulgate in tutto il mondo da Caffè Moak attraverso mostre e campagne pubblicitarie. Ad aggiudicarsi, invece, il secondo premio della XIV Edizione di Caffè Letterario Moak, il racconto “Elide e Arturo, Caffè in fabbrica” della calabrese Daniela Grandinetti, mentre il terzo posto è andato al ventiquattrenne catanese Roberto Gerace, con il racconto “Conforti Politici” che ha anche vinto il Quadrato della Palma del Premio Belgiorno, per essere stato lo scrittore più giovane e talentuoso del concorso. A consegnare il premio Franco Ruta, dell’Antica Dolceria Bonajuto, amico dell’illustre scrittore modicano, al quale Moak da cinque edizioni rende omaggio.

I dieci racconti selezionati dalla giuria di Covacich saranno pubblicati nell’antologia “I racconti sul caffè”. Durante la serata ospiti d’eccellenza Andrea Bartoli e Florinda Saieva, ideatori e sostenitori del progetto Farm Cultural Park, che ha ridato vita alla città di Favara. Per celebrare il rapporto di amicizia tra Moak e Farm, per l’occasione è stata allestita, in collaborazione con Fatboy, l’installazione Best Friends: una famiglia di barboncini giganti, per raccontare e promuovere la raccolta fondi di un progetto straordinario: la realizzazione di Farm Children’s Museum a Favara, un luogo per il futuro dove i bambini di tutte le età, potranno giocare, imparare e sognare. “Quest’anno – dice Annalisa Spadola, ideatrice del progetto Moak Cultura – ho visto la partecipazione di un pubblico sempre più numeroso, che ha potuto constatare la bravura di questi giovani artisti. Sono stati loro, ciascuno con il proprio strumento, penna o macchina fotografica, ad emozionarci con le loro storie e le loro immagini e a dare valore al nostro impegno di divulgare arte e cultura”.