Quei cuccioli che nessuno vuole. Massimo li porta al Comune, ma per ora nessuna soluzione

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Un gesto di denuncia, in concomitanza col Consiglio comunale, per ottenere quelle risposte che – per giorni – la macchina organizzativa deputata al contrasto del fenomeno del randagismo ha negato.

Ho avvistato lo scatolone con questi cuccioli a ridosso della rotatoria di corso Italia, vicino all’oratorio dei Salesiani. Non avendo la possibilità di prendermene cura personalmente ho chiamato i vigili urbani, dato che la competenza in questi casi ricade sul Comune. Nessuno è venuto per recuperarli. Ho provato a chiamare altre forze dell’ordine, ma tutti mi hanno ribadito che la responsabilità era di altri. Ho chiamato il rifugio sanitario comunale, mi hanno risposto che era pieno. Ho provato a chiamare persino ditte private che sapevo convenzionate col Comune, nulla da fare. Non sono riuscito a lasciare questi cagnolini al freddo ed al pericolo della strada, così li tengo in auto. Ma fino a quando? Per questo motivo ho deciso di portarli al Comune, anche perché, paradossalmente, se adesso li lasciassi per strada sarei io a commettere un reato“.

Una storia che è stata immediatamente riferita nel corso del brevissimo Consiglio comunale di ieri sera da Gianluca Morando: “È mai possibile che un cittadino esasperato sia costretto a un gesto eclatante perché non ha ottenuto le risposte dovute dalle istituzioni? Sappiamo che, in città, il fenomeno del randagismo è assolutamente pesante. Più volte abbiamo chiesto l’intervento del Comune ma questa Amministrazione è sorda”.

I cagnolini, ieri sera, sono tornati nell’auto di Massimo, che, andando via, ha dichiarato di essere riuscito a parlare col dirigente responsabile e di aver ricevuto rassicurazioni: “Nel giro di pochi giorni gli verrà trovato un posto”.