Il ‘grande fratello’ di Modica è mezzo orbo? Il Comune: “Controlleremo”

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Le telecamere della videosorveglianza a Modica funzionano? Funzionano tutte? Qualcuno le controlla con regolarità o per verificare se è successo qualcosa va sollecitato l’ufficio dei Vigili Urbani? Sono le domande che si pongono alcuni cittadini, constatando come nonostante avvengano dei fenomeni di microcriminalità proprio sotto gli occhi delle telecamere, non sempre questo comporta un intervento da parte delle forze dell’ordine: c’è da capire, almeno, se questo innesca meccanismi investigativi oppure, in mancanza di segnalazioni esplicite, l’archivio delle immagini girate dalle telecamere lascia tutti indifferenti. Una segnalazione in particolare riguarda un piccolo atto “vandalico”, una scritta sul muro al quartiere San Paolo, che – come si vede dalla foto che è stata trasmessa alla nostra redazione – si trova proprio ai piedi di una telecamera che sembra sia accesa. 

A seguito della segnalazione, il comandante della Polizia Municipale Saro Cannizzaro ha assunto l’impegno di fare una verifica sul caso e sui quesiti avanzati dai cittadini. 

Nel quartiere San Paolo la videosorveglianza è attiva già dallo scorso mese di marzo: si tratta di un sistema di trenta telecamere, con caratteristiche diverse a seconda delle zone in cui sono state rese operative, una sala operativa capace di registrare 24 ore su 24, con una visione ad incrocio tra una strada e l’altra, che comprende Via Santa, Via Pellico, Via Lavinaro S.Paolo, Via Correri, Via Albanese e Piazza Campailla. Il controllo su piazza Matteotti fa caso a se, nel senso che le telecamere installate funzionano con il sistema speed-dome, orientabili dall’operatore a 360 gradi e capaci di visualizzare anche la targa di una macchina in transito a cento metri di distanza. L’installazione effettuata da un’impresa catanese è costata 39 mila euro e si avvale di un sistema che potenzialmente sarebbe capace di sorreggere un ulteriore carico di telecamere. Il centro operativo conta su una memoria di 8 terabyte e immagazzina immagini per la durata di quaranta giorni. 

A questo progetto va esteso anche quello denominato “Mille occhi sulla città”, frutto di un protocollo tra l’ente e la Prefettura di Ragusa. 

Poco tempo addietro, proprio grazie alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza installate invece a Modica Alta, erano stati individuati e denunciati i tre presunti autori degli atti vandalici compiuti in Piazza San Giovanni: il sindaco aveva potuto presentare prontamente querela per danneggiamento, dopo che dal girato era stato possibile appurare chiaramente come durante le ore notturne i tre avessero danneggiato l’arredo urbano, in particolare le panchine, i vasi e un contenitore di rifiuti che era stato divelto. 

[Fonte La Sicilia]