Il ‘Feliciano Rossitto’ inaugura il complesso per la cultura, la scienza e la pace

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Giovedì prossimo il Centro studi Feliciano Rossitto inaugurerà il Complesso polifunzionale per la cultura, la scienza, l’arte, il teatro, il lavoro, la solidarietà e la pace.

Pronto il primo stralcio del corposo progetto, partito nel lontano 1981 da una intuizione del presidente del centro, Giorgio Chessari. Nel 2009 il Comune diede in concessione gratuita (per 99 anni) l’area di 15 mila metri quadrati di via Ettore Majorana, il 5 marzo del 2015 ci fu la posa della prima pietra, adesso la struttura inizierà ad accogliere le attività promosse dal Feliciano Rossitto, ma anche quelle ospitate presso la sala pluriuso (capienza di circa 200 posti) e le diverse salette più piccole. Prevista anche una biblioteca per 30 mila volumi, oltre ai relativi servizi.

Un traguardo che rende orgogliosi i rappresentanti del centro studi, perseveranti nell’idea di dotare la città di Ragusa di un luogo di condivisione, cultura, arte e ricerca. Un modello di collaborazione tra il pubblico e le istituzioni private. “Non si può attendere che le cose vengano sempre dall’alto – ha dichiarato Giorgio Chessari stamane in conferenza stampa – è chiaro che le diverse espressioni sociali ed  cittadini possono fare tanto, soprattutto se riescono a trovare una sinergia funzionale”.

E di collaborazione hanno parlato i rappresentanti della triplice sindacale iblea, stamane a fianco dell’onorevole Chessari per presentare la cerimonia di inaugurazione. “Si tratta di un’opera che va ascritta all’intera comunità iblea – ha sottolineato Giovanni Avola della Cgil – questo il punto di forza che speriamo contribuisca alla realizzazione dell’intero progetto culturale che sin dall’inizio abbiamo sposato”. “Un luogo che rappresenta una nuova eccellenza iblea – ha aggiunto Giorgio Bandiera della Uil – e che ci pone all’avanguardia nazionale”. “Un centro di cultura e socializzazione – ha sottolineato Cettina Raniolo della Cisl – che ci auguriamo possa diventare punto di riferimento per le giovani generazioni”.

L’inaugurazione di giovedì prossimo non rappresenta infatti il termine. “Speriamo di poter catalizzare nuove risorse per creare il Centro euro-mediterraneo per il progresso del Lavoro”, ha aggiunto il presidente Chessari – oltre che la realizzazione di un teatro che potrebbe sopperire la mancanza di questo tipo di strutture in città.

Progetti a lungo termine quindi, per una idea che trae linfa non solo dalla lungimiranza del Centro studi Feliciano Rossitto. “Molti privati stanno sostenendo il nostro progetto – ha dichiarato Chessari – speriamo che anche il Comune di Ragusa possa contribuire. Sostegno che chiederemo anche ai rappresentanti nazionali delle tre organizzazioni sindacali che giovedì interverranno”.

La cerimonia di inaugurazione è prevista per il 7 aprile alle 17. Dopo i saluti del sindaco Federico Piccitto, del prefetto Maria Carmela Librizzi e del vescovo Carmelo Cuttitta, sono previsti infatti gli interventi dei segretari confederali della Cgil, Franco Martini, e della Cisl, Maurizio Bernava. Chiuderà i lavori il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo.

“L’autonomia finanziaria del complesso polifunzionale sarà una nostra priorità – ha concluso Giorgio Chessari – per questo motivo offriremo servizi alla città. Abbiamo già richieste per l’utilizzo della sala pluriuso da parte di un’associazione di professionisti iblei per il prossimo 22 aprile”.

Ingenti le spese sostenute per la realizzazione della struttura: circa 850 mila euro (considerando le varianti che si sono rese necessarie). Di questi circa 250 mila sono stati concordati con la ditta appaltante per la cessione dei locali di via Ducezio che fino ad oggi hanno ospitato il centro. Altri 250 mila euro sono stati assicurati tramite un mutuo bancario. In corso anche una campagna di sottoscrizione e di anticipazione infruttifera, mobilitati fino a questo momento 110 mila euro. Campagna di raccolta fondi alla quale si affianca la campagna di devoluzione del 5 per mille promossa con impegno dai sindacati.