Serve il midollo per la vita di Sara. I genitori: “Basta un prelievo, salvate nostra figlia”

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Immagine tratta dal film 'Bianca come il latte, rossa come il sangue"

Leucemia Linfoblastica Acuta. E’ la terribile diagnosi per una giovane modicana che pochi mesi fa ha scoperto di essere affetta da questa rara malattia. Una patologia definita “pediatrica” data la forte incidenza nei bambini colpiti da questa forma di leucemia che raramente si presenta dopo i 29 anni. La ragazza alla fine del 2015 decide di fare un controllo di routine, un’ecografia che mette in luce dei linfonodi anomali. Da qui gli esami specialistici e la terribile diagnosi riscontrata.

Una storia drammatica, l’inizio di un calvario che da mesi vede ricoverata la giovane, che chiameremo Sara (nome di fantasia), in un ospedale lombardo con la sua famiglia per lunghi e pesanti cicli di chemioterapia. Ha rinunciato al lavoro e agli studi universitari che frequenta. L’inizio di un tunnel.

La leucemia linfoblastica acuta è un tumore ematologico che prende origine dai linfociti, un tipo particolare di globuli bianchi, nel midollo osseo ed è caratterizzata da un accumulo di queste cellule nel sangue, nel midollo e in altri organi. I processi di maturazione che portano al linfocita “adulto” si bloccano e la cellula comincia a riprodursi più velocemente invadendo il sangue e raggiungendo anche i linfonodi, la milza, il fegato e il sistema nervoso centrale. Il termine “acuta” indica che la malattia progredisce velocemente e non lascia scampo. La LLA, Leucemia Linfoblastica Acuta, è una malattia relativamente rara: in Italia si registrano circa 1,6 casi ogni 100.000 uomini e 1,2 casi ogni 100.000 donne, cioè circa 450 nuovi casi ogni anno tra gli uomini e 320 tra le donne.

Una forma di leucemia che nella fase acuta, di cui è soggetta la giovane Sara, lascia poche possibilità di sopravvivenza. L’unica speranza è il trapianto di midollo osseo.

Purtroppo nessuno nella famiglia è compatibile. E ad oggi, nonostante le ricerche dell’ospedale in cui è ricoverata, non risultano donatori compatibili negli elenchi nazionali.

La famiglia fa un appello a tutti coloro che vivono nella provincia di Ragusa, soprattutto tra Modica, Ragusa, Comiso e Vittoria, dove sanno di avere molti possibili lontani parenti, data l’assonanza dei cognomi e la territorialità delle loro famiglie, anche se questo incide solo marginalmente perché chiunque può essere compatibile.

Un appello rivolto a tutti per chiedere di recarsi al centro trasfusionale  dove, con un semplice prelievo di sangue, che è completamente a carico del Servizio Sanitario si può scoprire se si è donatori compatibili.

Un gesto semplice e gratuito, un atto di estremo altruismo che fa rinascere una vita. Il donatore di midollo osseo è, infatti, uno dei pochi donatori che, una volta riscontrata la compatibilità con un paziente in lista di attesa, ha la consapevolezza di poter contribuire a salvare la vita di una persona.

“I cittadini del nostro territorio hanno sempre avuto una grande sensibilità e un grande cuore. Vi chiediamo con tutte le nostre risorse di dimostrarlo davvero, per salvare nostra figlia!”

Per informazioni sulla donazione di midollo osseo si può contattare il centro Trasfusionale di Ragusa numeri: 0932-600000 – 600002 (preferibilmente di mattina).