Opere pubbliche. Il piano non piace a Calabrese: “Manca idea strategica”

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“Un piano triennale delle opere pubbliche poco strategico e per nulla soddisfacente quello deliberato dalla Giunta Piccitto”.

Lo afferma Peppe Calabrese del Pd.

“Dalla lettura dell’atto – spiega Calabrese – si evince la mancanza di una idea strategica di città da parte di un sindaco e della sua maggioranza sempre più isolata e sempre più chiusa dentro il suo palazzo a risolvere i problemi politici che come accade in questi casi li allontanano dal fare bene. Erano parecchie le aspettative dei ragusani a causa delle promesse fatte da sindaco e assessori in questo ultimo anno, ma dall’esame dell’atto si capisce, e bisogna dirlo ai cittadini, che molte di queste non risultano tra quelle opere previste con finanziamenti certi ovvero inserite per il piano annuale 2016. Tutto il resto fuori dal piano annuale è semplicemente fuffa”.

“Come Pd – aggiunge Calabrese – faremo conoscere ai cittadini, nei prossimi giorni, il dettaglio della proposta grillina evidenziando le carenze che la contraddistinguono. Ma intanto, per grandi linee, illustriamo il programma in tutta la sua incompletezza che di sicuro lascerà l’amaro in bocca a coloro che attendono risposte immediate così come erano state promesse dalla maggioranza. Il programma triennale dello scorso anno 2015/2017 prevedeva circa 16 milioni di euro per opere con finanziamento certo, di questi 11 milioni provenienti dagli introiti comunali derivanti dal petrolio (royalties), risorse particolarmente odiate dai grillini con le parole ma poco con i fatti. Spontaneamente ci siamo chiesti che fine ha fatto il resto delle risorse provenienti dalle royalties visto che nel 2015 i proventi sono stati circa 30 milioni di euro. Ma a questo ha provveduto l’ex sindaco, on. Nello Dipasquale, che ha denunciato la vicenda agli organi preposti”.

“Quest’anno – prosegue Calabrese – l’atto amministrativo, almeno ad oggi, prevede un piano annuale di appena 5 milioni di euro con finanziamenti certi previsti in bilancio. Non esistono riferimenti alle entrate provenienti da royalties per il 2016, nonostante le prime voci parlino di circa 15 milioni di euro, a causa del dimezzamento del prezzo del greggio sul mercato. I 5 milioni di euro vanno a finanziare opere di certo importanti, ma che rispetto ad altre esigenze del territorio diventano addirittura effimere. Noi pensiamo che la prima cosa da fare per migliorare la vivibilità della nostra città sarebbe quella di dotare tutte le nostre abitazioni di opere primarie ovvero acqua, fogna e pubblica illuminazione laddove non esiste. Di questo, lo ribadiamo, non troviamo traccia nel piano annuale 2016, nonostante le promesse annunciate ai cittadini. Durante le passate amministrazioni, senza guardare il colore politico, abbiamo sempre tentato di inserire qualche Ppru (il riferimento è alle contrade circostanti la città) nel piano annuale per dotarlo di opere primarie nonostante le ristrettezze economiche (ad esempio Cisternazzi, Bruscè ). E tutto ciò riferito al fatto che le royalties arrivavano al massimo a 3 milioni di euro l’anno o abbiamo inserito opere primarie come ad esempio l’acquedotto Camemi – Gaddimeli che qualcuno oggi vorrebbe attribuire a meriti propri”.